Per il protrarsi della divergenza di policy tra BoJ e Fed, il 2022 è atteso ancora in indebolimento per lo Yen.
Nel 2021, lo yen è andato deprezzandosi contro il dollaro da 102 a 115 USD/JPY, penalizzato dall’allargamento dei differenziali di rendimento che han visto salire quelli USA in funzione della svolta Fed, mentre quelli giapponesi rimanevano schiacciati vicino allo zero in quanto la BoJ ha mantenuto inalterato l’assetto di policy massimamente espansivo (QQE con YCC).
Come confermato alla riunione del 17 dicembre, la BoJ dovrà mantenere il medesimo assetto ultra-accomodante a oltranza, data la protratta difficoltà nel perseguire il target di inflazione nonché le ricadute particolarmente negative della pandemia sull’economia giapponese.
La divergenza tra BoJ e Fed dovrebbe pertanto favorire nel corso del 2022 un ulteriore indebolimento dello yen in direzione di nuovi minimi, verso quota 118 USD/JPY in ottica annuale.
Il calo, maggiore per via dell’attesa risalita dell’EUR/USD, si avrebbe anche contro l’euro approssimativamente verso quota 140 EUR/JPY a 12 mesi circa. I rischi sono leggermente verso l’alto, ovvero per uno yen che potrebbe rivelarsi meno debole delle attese in caso di episodi di aumento dell’avversione al rischio.
Report a cura di Intesa Sanpaolo – Direzione Studi e Ricerche