L’era di Janet Yellen a capo della Fed è giunta al termine e ora si proseguirà con Powell. I fondamentali rimangono di supporto e lo stimolo fiscale del governo dovrebbe fornire un ulteriore aiuto per raggiungere l’obiettivo di inflazione.
Mercoledì sera Janet Yellen ha presieduto la sua ultima riunione della Federal Open Market Committee, dopo quelli che possono essere tranquillamente definiti come quattro anni di grandi successi; sebbene durante il suo mandato la Fed non abbia raggiunto il 2% di inflazione, l’altro grande obiettivo di massimizzare il tasso di occupazione è stato ampiamente raggiunto. La Yellen lascia la Fed dopo 14 anni trascorsi nel Eccles Building e lunedì Jerome Powell presterà giuramento come nuovo Presidente della Federal Reserve.
Come previsto, i fondi Fed sono stati messi in stand-by su un valore di 1.25-1.50%, sebbene la retorica presente nella dichiarazione della Federal Open Market Committee fosse molto più aggressiva, considerato che attualmente il mercato si stabilirà quasi sicuramente per un incremento di ¼ di punto durante la prossima riunione fissata per il 21 marzo.
Per ciò che ci concerne, tale dichiarazione non ha suscitato alcuna sorpresa; la Fed ha sottolineato come il tasso di occupazione sia aumentato, così come le spese familiari, dando inoltre una valutazione positiva per ciò che riguarda gli investimenti fissi delle imprese. Tuttavia, la questione fondamentale per i mercati in questo momento è l’inflazione: sta semplicemente rimanendo indietro a una ripresa dell’economia o è destinata a rimanere innocua?
La Fed ha notato come l’inflazione relativamente a beni diversi dal cibo e dalle fonti di energia continui ad essere sotto il 2%, ma la commissione si aspetta che l’attività economica si espanda a velocità moderata (con ulteriori aggiustamenti graduali alla politica monetaria) e che le condizioni del mercato del lavoro rimangano solide. Ciò dovrebbe portare ad un rialzo dell’inflazione (su base annuale) e ad una sua progressiva stabilizzazione intorno all’obiettivo del 2%.
L’era di Janet Yellen è dunque giunta al termine e ora si proseguirà con Powell. I fondamentali rimangono di supporto e lo stimolo fiscale del governo dovrebbe fornire un ulteriore aiuto per raggiungere l’obiettivo di inflazione, sebbene una delle questioni fondamentali su cui rimanere aggiornati sia quella relativa all’obiettivo di inflazione in sé.
Allo stato attuale delle cose in cui il livello rimane saldamente ancorato al 2%, il mercato sembra essere caratterizzato da un alto tasso di chiarezza. Secondo alcune indiscrezioni, la Fed starebbe pensando di impostare un range di valori di inflazione da raggiungere, piuttosto che un singolo numero. E questo ci riguarda da vicino.
Sebbene ciò potrebbe rendere la Fed più flessibile dal punto di vista della loro politica dei tassi, potrebbe anche dare un senso di incertezza ai partecipanti al mercato. Per noi questo sarà uno dei fattori essenziali da tenere a mente nelle prime fasi di questo nuovo regime.
Commento a cura di Gary Kirk – TwentyFour Asset Management