Utile Netto a 522 milioni di euro nel secondo trimestre 2015 e oltre 1 miliardo di euro nei primi sei mesi del 2015 per il gruppo Unicredit guidato da Federico Ghizzoni.
Il CET1 ratio transitional aumenta a 10,52% (+66pb trim/trim), pari a 10,92% includendo l’operazione su Pioneer. Il Tier 1 ratio transitional è pari a 11,40% e il Total Capital ratio transitional a 14,24%. Il CET1 ratio fully loaded pro-forma migliora a 10,37%[1] (includendo la riserva Available for Sale – AFS[2] e l’operazione su Pioneer a 10,84%). Il Leverage ratio Basel 3 transitional è a 4,60% e quello fully loaded pro-forma a 4,31%.
Il miglioramento della qualità dell’attivo del Gruppo è ancora più evidente nel secondo trimestre 2015, con crediti deteriorati in ulteriore calo a €81,7 mld (-1,8% trim/trim). Le sofferenze si riducono di -0,2% trim/trim, sostenute dalle continue cessioni. Gli altri crediti deteriorati lordi diminuiscono ulteriormente di -4,3% trim/trim grazie a maggiori recuperi e a più elevati flussi verso crediti in bonis. Il tasso di copertura di UniCredit sui crediti deteriorati lordi sale al 51,0%, livello tra i più alti del settore bancario italiano.
La Core Bank riporta un utile netto di €819 mln nel secondo trimestre 2015 e raggiunge €1,7 mld nel 1sem15, sostenuto dalla crescita del margine di interesse (+1,8% trim/trim) e da maggiori dividendi (+127% trim/trim) che compensano in parte l’aumento dei costi operativi (+1,6% trim/trim) e delle rettifiche su crediti (+8,1% trim/trim).
Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit, ha dichiarato: “Nel primo semestre del 2015 UniCredit ha prodotto un utile di oltre €1 miliardo, un risultato di grande valore in un contesto ancora sfavorevole per l’industria bancaria, che vede tassi di interesse ai minimi storici. Abbiamo rafforzato i coefficienti patrimoniali, che confermano la solidità del Gruppo, con ulteriori prospettive di crescita legate anche all’operazione Pioneer. In diminuzione i crediti deteriorati. Il nuovo credito a medio e lungo termine erogato ad imprese e famiglie in tutti i principali paesi in cui operiamo nel primo semestre è in crescita di circa il 40%.“.