Utile 2019 in discesa per UniCredit. Il Cda ha proposto un dividendo cash da €1,4 mld e un buyback da €500 mln.
UniCredit (UCG.MI) ha archiviato l’esercizio 2019 con un utile netto contabile di 3,4 miliardi, in flessione del 17,9% rispetto al 2018 ma al di sopra dei 3,1 miliardi attesi.
Nel quarto trimestre 2019 la perdita è stata di 835 mln, (-1,1 mld il consensus), a causa di poste non operative nette per 2,3 mld, tra cui 365 milioni dalla cessione del 9% di Yapi Kredi, costi di integrazione in Germania e Austria per 319 mln e rettifiche su crediti nella “bad bank” interna per 1,1 mld.
Il margine di intermediazione si e’ attestato a 18,8 mld (-0,7%), con interessi netti a 10,2 mld (-3,5%) e commissioni nette a 6,3 mld (-0,4%). I costi operativi sono scesi del 3,7% a 9,9 mld, per un rapporto cost/income sceso al 52,7%. Relativamente alla solidità patrimoniale, il Cet1 pro forma per il 2019 si è attestato al 13,09%.
Il cda di UniCredit proporrà la distribuzione agli azionisti di un dividendo di 0,63 euro per azione, per un monte cedole da 1,4 miliardi, e il riacquisto di azioni proprie (buyback) per 500 milioni di euro.
L’a.d. Jean Pierre Mustier ha dichiarato che non sarà presa in considerazione la possibilità di distribuire acconti sul dividendo.