Tutti in forte crescita i dati del secondo trimestre 2022 del gruppo UniCredit. Soddisfatto l’ad Orcel.
UniCredit ha chiuso il secondo trimestre del 2022 con un utile netto pari a 2,01 miliardi di euro, ben sopra il consensus di 996 milioni. In forte crescita il ROTE (Return on Tangible Equity, o rendimento del patrimonio netto tangibile) al 15,1%.
I ricavi si sono attestati a 4,780 miliardi di euro (consenso a 4,512 miliardi), in aumento dell’8,9% su base annua, l’Ebitda è salito del 25%, rispetto al 2021, a 2,422 miliardi (atteso a 2,097 miliardi).
Il Cet 1 ratio sale al 15,73%.
Alla luce dei risultati trimestrali e del contesto di tassi di interesse più favorevole, il gruppo ha rivisto al rialzo le stime per l’intero 2022. Escludendo le attività in Russia, il management del Gruppo si aspetta ricavi per oltre 16,7 miliardi di euro e un utile netto di cira il 55%.
Confermato l’obiettivo di restituire agli azionisti almeno 16 miliardi entro il 2024 tra dividendi e buyback.
Progressivo de-risking e ulteriore riduzione dell’esposizione verso Russia di circa 2,7 miliardi di euro.
L’ad Andrea Orcel ha dichiarato: “Si tratta del miglior risultato degli ultimi dieci anni, trainato da una redditività in crescita, da uina solida generazione organica di capitale e dalla riduzione della base dei costi nonostante l’impatto dell’inflazione. Il nostro CET1 ratio si è ulteriormente rafforzato al 15,73 per cento con un costo del rischio di soli 10 punti base, esclusa la Russia”.