UBI Banca ha completato la vendita di crediti in sofferenza unsecured per €416,2 milioni, con un utile lordo di circa 9 milioni di euro.
In linea con quanto annunciato il 1° agosto 2018, UBI Banca ha perfezionato la seconda dismissione di crediti in sofferenza.
La prima operazione, la cartolarizzazione con garanzia GACS di 2,75 miliardi di sofferenze, di cui il 53,4% unsecured, e la cessione delle relative tranche mezzanine e junior, si è conclusa il 28 settembre scorso sono stati contabilizzati nei dati al 30 settembre 2018.
In questa seconda operazione, UBI Banca ha proceduto alla cessione diretta sul mercato a investitori istituzionali internazionali di portafogli di crediti in sofferenza esclusivamente unsecured, per una consistenza complessiva in termini di gross book value pari a €416,2 milioni al 30 agosto 2018. Il valore lordo contabile alla stessa data è di 353 milioni.
I portafogli sono stati ceduti con un utile lordo per UBI Banca di circa 9 milioni di euro. Al 31 dicembre 2018, il gruppo procederà al deconsolidamento contabile delle sofferenze cedute.
Pro-forma sui dati al 30 settembre 2018, tenendo conto dell’operazione appena perfezionata, il ratio di crediti deteriorati lordi scende dall’11,1% al 10,8%.
A livello di capitale, l’operazione contribuirà, al pari di quanto avvenuto per la precedente, alla riduzione degli RWA relativi alle sofferenze cedute. Le due operazioni non comportano impatti negativi sui ratio patrimoniali.
Infine, in termini di composizione qualitativa dello stock di sofferenze lorde, le cessioni unsecured consentono di incrementare di oltre 3 punti percentuali la quota di sofferenze assistite da garanzia reali, più atte a generate elevati recuperi.