In netta flessione la raccolta netta di fondi che scivola a +935 mln da 27,5 mld. In recupero gli obbligazionari e i flessibili.
Sulla base dei dati diffusi da Assogestioni, l’industria del risparmio gestito italiano ha archiviato il secondo trimestre del 2016 con un saldo di raccolta netta leggermente positivo (+935 milioni di euro), ma in netto calo e ben lontano dai 27,5 mld del primo trimestre dell’anno in corso.
In leggero aumento il patrimonio gestito che a fine giugno sale a 1.871 miliardi di euro dai 1.856 miliardi di fine marzo 2016.
Il 52,2% degli asset sono investiti nelle gestioni di portafoglio (da 960 miliardi a 976 miliardi di euro). Stabili le masse gestite che chiudono il secondo trimestre con asset pari a 895 miliardi di euro.
I fondi bilanciati hanno segnato nel secondo trimestre una raccolta netta di +624 milioni da +957 milioni e gli hedge di -1 milioni da -94 milioni. Per i fondi di diritto italiano il trimestre si è chiuso con sottoscrizioni per 1,93 miliardi, contro -1,38 miliardi nei primi tre mesi dell’anno.
Tra i fondi aperti, i monetari registrano un -7,1 miliardi contro +7,7 miliardi, gli azionari -2,7 miliardi da +1,2 miliardi, in recupero gli obbligazionari con un +3,7 miliardi da +361 milioni. In ripresa anche i fondi flessibili che segnano +4,6 miliardi da +3,2 miliardi.
Per i fondi di diritto estero il saldo è negativo per -2,9 miliardi contro i +14,8 miliardi del trimestre precedente.