Più di un quarto della liquidità assegnata con il Tltro-2 della Bce è andata alle principali banche italiane, che hanno incamerato 62,3 miliardi.
Nella quarta e ultima operazione chiamata Tltro-2 (acronimo di Targeted long term rifinancing operation), che punta a incentivare l’impiego dei fondi nell’economia reale, le banche europee hanno chiesto alla Bce liquidità per 233,5 miliardi di euro.
Più di un quarto della liquidità assegnata è andata alle principali banche italiane, che hanno incamerato 62,3 miliardi.
Le richieste, superiori alle attese, soddisfatte dalla Bce sono pervenute da 474 banche. Gli istituti di credito riceveranno fondi a 4 anni a tasso zero, tasso che può diventare negativo se il volume del credito concesso a imprese e famiglie supererà certi parametri. In tal caso, la Bce potrebbe corrispondere alle banche un premio fino a 40 punti base.
Per quanto riguarda le banche italiane, UniCredit ha ottenuto 24,4 miliardi (di cui 15,5 destinati all’Italia), Intesa Sanpaolo 12 miliardi, gruppo Iccrea 9 miliardi, Bper 4,136 miliardi, Popolare di Sondrio 3,5 miliardi, Banco Bpm 3,1 miliardi, Ubi Banca 2,5 miliardi, Mediobanca 1,5 miliardi, Credito Valtellinese un miliardo, Banca Ifis 700 milioni, Credem 500 milioni e Carige 500 milioni.