Primo trimestre 2016 sotto tono per il gruppo Terna con l’utile netto che flette a 162 mln di euro. In lieve aumento i ricavi (+0,8%), calano gli investimenti.
I ricavi del primo trimestre 2016, pari a 517,2 milioni di euro, registrano un aumento di 3,9 milioni di euro (+0,8%) rispetto al corrispondente periodo del 2015. La variazione è imputabile principalmente all’aumento dei ricavi relativi alle Attività Non Regolate per 11,6 milioni di euro e tiene conto della riduzione dei ricavi relativi alle Attività Regolate per 7,4 milioni di euro.
Quest’ultima è dovuta principalmente alla riduzione del corrispettivo per l’attività di trasmissione (-12,1 milioni di euro) e per l’attività di dispacciamento (-3,8 milioni) che riflettono gli effetti complessivi del nuovo periodo regolatorio 2016-2023, nonché l’apporto dell’inclusione nel primo trimestre 2016 della rete di trasmissione nazionale acquisita a fine 2015 dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (+12,3 milioni di euro).
I ricavi derivanti dalle Attività Non Regolate si incrementano di 11,6 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2015 per effetto dell’andamento delle commesse del Gruppo Tamini (+8,1 milioni di euro), per l’impatto di una commessa in Cile (+2 milioni di euro) e per il corrispettivo di competenza del periodo della controllata Rete S.r.l. per l’appoggio della fibra ottica di proprietà di Basictel (+1,4 milioni di euro).
L’utile netto del periodo si attesta a 162,2 milioni di euro, rispetto ai 165,2 del primo trimestre del 2015 (-1,8%).
I costi operativi sono pari a 122,1 milioni di euro, in crescita rispetto ai 111,7 milioni di euro dello stesso periodo del 2015 (+10,4 milioni di euro), l’EBITDA (Margine Operativo Lordo) si attesta a 395,1 milioni di euro, in riduzione di 6,5 milioni di euro (-1,6%) rispetto ai 401,6 milioni di euro del primo trimestre 2015, l’EBITDA margin passa dal 78,2% del primo trimestre 2015 al 76,4% del corrispondente periodo del 2016, l’EBIT (Risultato Operativo), dopo aver scontato gli ammortamenti e le svalutazioni, si attesta a 263,9 milioni di euro, rispetto ai 281,3 milioni di euro dei primi tre mesi del 2015 (-6,2%).
Gli investimenti complessivi dei primi tre mesi del 2016 sono pari a circa 158 milioni di euro, rispetto ai 177,2 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno, il free cash flow è positivo per 140 milioni di euro ha consentito una riduzione dell’indebitamento finanziario netto, che si attesta a 7.687,2 milioni di euro, in diminuzione di 315,5 milioni di euro (-3,9%) rispetto al 31 dicembre 2015 (8.002,7 milioni di euro).
La situazione patrimoniale consolidata al 31 marzo 2016 registra un patrimonio netto di Gruppo pari a 3.469,4 milioni di euro, a fronte dei 3.320,8 milioni di euro al 31 dicembre 2015.
“I risultati del primo trimestre del 2016 sono in linea con gli obiettivi della guidance dell’anno e riflettono complessivamente gli effetti del nuovo sistema tariffario stabilito dall’AEEGSI per la remunerazione delle attività di trasmissione e dispacciamento dell’energia, oltre agli effetti dell’acquisizione della rete elettrica in alta tensione di Ferrovie dello Stato.
Si conferma anche l’apporto delle Attività Non Regolate, sempre più parte integrante della strategia del Gruppo, e dei benefici derivanti dalle attività di efficientamento avviate nel 2015.
Con un quadro normativo positivo e chiaro, Terna continuerà a impegnarsi ulteriormente per lo sviluppo infrastrutturale del Paese, con investimenti sempre più selettivi per le reti elettriche, soluzioni tecnologiche, smart e sostenibili, anche in ottica europea per il completamento del mercato elettrico” ha dichiarato Matteo Del Fante, Amministratore Delegato di Terna.