Tassi: le attese di fine anno

Le banche centrali di Usa, eurozona e Regno Unito annunceranno in questi giorni le proprie decisioni sui tassi.

banche centrali tassiLe decisioni di politica monetaria di fine anno, ed in particolare sui tassi, delle principali banche centrali per USA, eurozona ed Regno Unito saranno annunciate durante la settimana.

Per l’area USA il consenso di mercato vede con buone probabilità un aumento del tasso d’interesse di 50 punti base per la FED alla prossima riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) del 14 dicembre, in seguito ai precedenti aumenti di 375 punti base dei tassi con rialzi di 75 punti base consecutivi per le ultime quattro riunioni.

La politica di rialzo dei tassi potrebbe permanere fino al 2024 per via dei forti cali nei rendimenti valutari e dei titoli di stato a 10 anni (Treasury Bills), che, insieme al restringimento degli spread creditizi, stanno avendo l’effetto contrario rispetto a quanto auspicato dalla banca centrale per il contenimento dell’inflazione.

Le attese sono per un rialzo dei tassi di 50 punti base a febbraio, ma con l’aumento dei rischi di recessione che attenueranno ulteriormente le pressioni inflazionistiche e di un taglio dei tassi a partire dal terzo trimestre del prossimo anno per un rialzo totale superiore al 5%.

Per l’eurozona, le recenti dichiarazioni della BCE, nonostante la resilienza dei dati per il terzo trimestre, e i risultati positivi di un’inflazione in calo, sembrano invece suggerire la possibilità di un rialzo maggiore del previsto di 75 bps, giustificato dalle preoccupazioni della banca centrale per le conseguenze che stimoli fiscali e misure di sostegno potrebbero innescare sull’inflazione.

Accanto all’aumento dei tassi, che dovrebbe essere confermato per 50 bps, la BCE potrebbe stabilire delle linee guida per la riduzione pianificata delle partecipazioni obbligazionarie.

Saranno altresì importanti, prima della riunione della BCE, i risultati rilasciati per i settori dell’industria e del manifatturiero, che potranno fornire una panoramica di fine quarto trimestre.

Per il Regno Unito la prossima riunione di giovedì dovrebbe vedere la conferma da parte della BoE di un aumento dei tassi di 50 bps, cui avrà seguito un altro aumento di 50 punti base a febbraio, segnando un picco di questo ciclo di inasprimento. Con l’inflazione che ha raggiunto il suo livello massimo, è possibile ipotizzare una prossima flessione per l’indice dei prezzi al consumo; più problematico invece il dato core, visti anche i dati del mese scorso che hanno evidenziato l’inflazione dei servizi core leggermente superiore alle aspettative.

Commento a cura di Marco Oprandi – Cirdan Capital

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