Se il tasso di diminuzione dell’inflazione rimane invariato, con queste revisioni ci vorrà più tempo per raggiungere l’obiettivo della Fed del 2% di inflazione.
Il rapporto sull’Indice dei Prezzi al Consumo core che misura l’inflazione è risultato relativamente in linea con le stime di consenso, attestandosi a 0,4% m/m. Il settore degli alloggi continua a rimanere stabile allo 0,7% m/m; tuttavia, il mercato si aspetta che il costo dell’housing inizi a scendere sulla base di indici degli affitti in tempo reale.
L’indice dei servizi core, al netto degli alloggi, su cui si è concentrata di recente la Federal Reserve per monitorare l’inflazione salariale, è sceso leggermente allo 0,3% mensile e dovrebbe essere percepito positivamente.
Questa settimana, inoltre, il Bureau of Labor Statistics (BLS) ha aggiornato i fattori di destagionalizzazione dell’IPC, cancellando gran parte del rallentamento dell’inflazione nel quarto trimestre.
Attualmente i tassi di inflazione core a tre mesi sono pari al 4,6% annualizzato e al 6,5% annualizzato a sei mesi. Quindi, se il tasso di diminuzione dell’inflazione rimane invariato, con queste revisioni ci vorrà più tempo per raggiungere l’obiettivo della Federal Reserve del 2% di inflazione.
Ciò avvalora la tesi di un aumento dei tassi della Federal Reserve per un periodo di tempo più lungo. I dati diffusi ieri non dovrebbero modificare in modo sostanziale l’ipotesi della Federal Reserve di almeno altri due aumenti dei tassi di 25 punti il base, attualmente prezzati nel mercato dei forward.
Commento a cura di John Lloyd – Janus Henderson Investors