I progressi registrati dall’economia tedesca assumono maggior rilevanza perché indicano che, nonostante la Brexit, il sentiment economico degli operatori non risulta danneggiato.
Dai dati macroeconomici della settimana passata l’economia tedesca ha mostrato una condizione migliore del previsto.
I progressi registrati assumono maggior rilevanza perché indicano che, ad un mese dallo shock geopolitico della Brexit, il sentiment economico degli operatori non risulta danneggiato.
Dal punto di vista industriale, la Germania ha evidenziato un risveglio della fiducia, sia nel settore manifatturiero che nel terziario.
Detto miglioramento è confermato dai dati sopra le attese sia per quanto riguarda l’indagine IFO, condotta presso i direttori commerciali delle aziende (a 108,3 punti), che per l’indice PMI Manifatturiero, in crescita a 53,7 punti.
Quest’ultimo si mantiene saldamente sopra i 50 punti, soglia che divide la condizione economica da recessiva ad espansiva.
A confermare la ripresa nel Paese guidato da Angela Merkel, il dato molto incoraggiante sul mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione di luglio è rimasto stabile al 6,1%, il livello più basso dalla riunificazione del Paese.
Secondo i dati pubblicati dal Dipartimento del Lavoro tedesco, il numero dei disoccupati è sceso di 7 mila unità, mentre le attese degli analisti erano per un calo di 3 mila unità.
Anche dal punto di vista borsistico, il Dax è stato quello che ha registrato la minor flessione (-3,94%) nella prima parte del 2016 rispetto ai principali indici europei.
“Il paniere tedesco ha beneficiato del minor peso dei titoli bancari al suo interno. Questi ultimi, infatti, sono stati fra i bersagli preferiti dagli investitori nella prima parte di anno, a causa dei timori che incombono sul settore circa redditività e solidità degli istituti. Nonostante gli istituti di credito teutonici non siano rimasti immuni da tali problematiche, la Borsa tedesca ha mostrato una forte resilienza al ciclo economico ed alla volatilità del comparto azionario” ha affermato Heiko Geiger, Executive Director di Vontobel Investment Banking.
In questo contesto, diventa ora interessante capire se il DAX avrà la forza di oltrepassare il coriaceo livello resistenziale statico posto in corrispondenza della soglia psicologica dei 10.500 punti.