+0,20% il potere di acquisto delle famiglie consumatrici nel secondo trimestre del 2015. Reddito disponibile +0,50%, spesa per consumi +0,70%. In calo la propensione al risparmio.
Tenuto conto dell’inflazione, il potere di acquisto delle famiglie consumatrici nel secondo trimestre del 2015 è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell’1,1% rispetto al secondo trimestre del 2014. Nei primi sei mesi del 2015, nei confronti dello stesso periodo del 2014, il potere d’acquisto ha registrato una crescita dello 0,8%.
La spesa delle famiglie per consumi finali, in valori correnti, è aumentata dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2014.
Nel secondo trimestre del 2015 la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, misurata al netto della stagionalità, è stata pari all’8,7%. Ne deriva una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, ma un aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2014.
Il tasso di investimento delle famiglie è stato pari al 6%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,2 punti percentuali nei confronti del secondo trimestre del 2014.
La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 39,9%, è aumentata di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente ed è diminuito di 0,1 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2014.
Il tasso di investimento delle società non finanziarie è rimasto stabile rispetto al trimestre precedente (19%) registrando un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2014. Lo ha comunicato l’Istat.