Focus sulla congiuntura internazionale. Economia Usa in decelerazione, si consolida la fase di crescita dell’area euro nel primo trimestre 2017.
L’economia statunitense rallenta mentre si consolida la fase di crescita dell’area euro. In Italia i segnali di dinamicità provenienti dal lato dell’offerta e dal commercio estero stentano a rafforzarsi. L’occupazione è in una fase di stabilizzazione mentre i prezzi registrano un nuovo aumento. L’indicatore anticipatore rimane positivo ma evidenzia una decelerazione dell’economia Usa.
Il quadro internazionale
La stima preliminare del Pil relativa al primo trimestre 2017 conferma la fase di rallentamento dell’economia statunitense: la variazione su base congiunturale annua è stata pari a +0,7% (+2,1% la variazione in T4).
La spesa per consumi delle famiglie, gli investimenti fissi (residenziali e non residenziali) e le esportazioni hanno contribuito positivamente alla crescita del Pil mentre le scorte e la spesa pubblica hanno fornito un apporto negativo.
La crescita della spesa per consumi delle famiglie ha subito una frenata (+0,3% in T1 rispetto a +3,5% in T4) mentre gli investimenti fissi hanno accelerato (+10,4% in T1 rispetto a +2,9% in T4).
La crescita dell’occupazione è risultata più moderata: a marzo i lavoratori del settore non agricolo hanno registrato una crescita di 98 mila unità rispetto ai forti incrementi dei mesi precedenti (+216 mila a gennaio e +219 mila a febbraio). Prosegue comunque il miglioramento del tasso di disoccupazione (4,5% rispetto a 4,7% di febbraio).
L’evoluzione dell’economia statunitense è attesa proseguire a ritmi moderati: secondo il Conference Board, l’indicatore anticipatore relativo al mese di marzo è aumentato ma con intensità più contenuta rispetto ai mesi precedenti. La fiducia dei consumatori ha registrato un declino ad aprile a seguito dei giudizi negativi sia sulla situazione corrente sia sulle prospettive economiche di medio termine.
Area Euro
Nel primo trimestre 2017 le stime preliminari evidenziano un consolidamento della crescita dell’area euro (+0,5% rispetto al quarto trimestre 2016). I dati disponibili per i singoli paesi evidenziano il proseguimento della fase di robusta crescita dell’economia spagnola (+0,8%).
Prosegue il miglioramento sul mercato del lavoro nell’area Euro: il tasso di disoccupazione di marzo è risultato stabile rispetto al periodo precedente (9,5%, il livello più basso degli ultimi anni). Gli indicatori anticipatori del ciclo economico sono orientati positivamente.
In aprile l’economic sentiment indicator ha registrato un aumento rispetto al mese precedente come sintesi di un miglioramento nel clima di fiducia di tutti i settori produttivi e della fiducia dei consumatori; l’indicatore euro-Coin ha segnalato una diminuzione per il secondo mese consecutivo mantenendosi comunque su livelli elevati.
Prosegue la frase di apprezzamento del tasso di cambio dell’euro nei confronti del dollaro (+2,5% ad aprile rispetto al mese precedente). Nello stesso periodo le quotazioni del Brent hanno registrato una variazione negativa (-2,1%), scendendo in media a 53,9 dollari al barile.
Nei prossimi mesi è attesa una fase di moderata crescita in presenza di un rialzo dei prezzi nell’area euro.
Secondo i dati del Central Plan Bureau il commercio mondiale ha segnato un rallentamento (-0,6% la variazione congiunturale a febbraio) caratterizzato dall’andamento negativo delle importazioni delle economie avanzate, in particolare di Stati Uniti e Giappone e dei paesi emergenti.