La frenata della produzione industriale italiana che ad agosto è scesa dello 0,5% non intacca l’intonazione positiva dell’FTSE Mib che archivia l’ottava in progresso dello 0,46% a 22257 punti.
All’indomani della pubblicazione della Minute della Fed, i verbali redatti nel corso della riunione del 16-17 settembre scorso, le possibilità di un aumento del costo del danaro negli States sembrano essere prossime allo zero, essendo l’inflazione ancora lontana dall’obiettivo del 2%.
Sul fronte europeo il governatore della Bce, Mario Draghi, ha fatto sapere, in occasione del meeting dell’Fmi in Perù, che la banca centrale userà tutti gli strumenti a sua disposizione per sostenere l’economia, modificando se necessario la composizione, la durata e la dimensione del QE, l’attuale piano di acquisto di titoli, allo scopo di riportare l’inflazione dell’eurozona su livelli più accettabili.
A Piazza Affari FCA ha messo a segno la migliore performance avanzando del 2,60% a 13,81 euro in scia ai rumors sulla valutazione di Ferrari che potrebbe arrivare fino a 11 miliardi di euro. Bene anche CNH Industrial che ha chiuso la settimana in crescita dell’1,72% a 6,475 euro.
Contrastati invece i bancari: Mps (-1,03% a 1,721 euro), Banca Popolare Milano (-0,98% a 0,903 euro), UBI Banca (+1,05% a 6,70 euro), Unicredit (+0,77% a 5,865 euro).
Ben comprate Saipem (+2,93% a 8,95 euro), Telecom Italia (+1,57% a 1,098 euro), STM (+1,47% a 6,535 euro), forti vendite su Mediaset (-4,09% a 4,492 euro), penalizzata dai dati sulla crescita degli abbonati nel terzo trimestre.