I mercati sembrano preparati a qualunque decisione sarà presa dalla Fed sui tassi di interesse, sia per un aumento, che sarà comunque graduale, sia per un rinvio al successivo meeting.
A Piazza Affari l’FTSE Mib, pur risentendo maggiormente dell’incertezza di Wall Street, ha agganciato in chiusura la soglia nevralgica dei 22000 punti ed appare proiettato per un nuovo test della forte area di resistenza rappresentata da area 22500 che ha più volte respinto la pressione dei compratori.
Stabile a 115 punti base lo spread BTP-Bund, con il rendimento del decennale italiano in lieve rialzo all’1,92%
Oggi l’Ocse ha rivisto al rialzo le stime sul Pil italiano per il 2015 da +0,50% a +0,70%, mentre ha tagliato le previsioni per il prossimo anno da +1,50% a +1,30%.
Vendite sui titoli del comparto bancario: Mps (-2,73% a 1,744 euro), Banco Popolare (-2,55% a 14,5 euro), Popolare di Milano (-2,62% a 0,9275 euro), UBI Banca (-1,71% a 6,89 euro) e Unicredit (-0,43% a 5,815 euro). Variazione nulla invece per Intesa Sanpaolo a 3,172 euro, bene Mediobanca con un +0,67% a 8,965 euro.
Acquisti sui titoli del comparto petrolifero: Eni (+2,03% a 15,11 euro), Tenaris (+2,66% a 11,56 euro) e Saipem (+3,01% a 8,22 euro).
Tra gli industriali hanno spiccato CNH Industrial (+3,45% a 6,755 euro) ed FCA (+0,77% a 13,14 euro).
Bene anche Mediaset (+2,60% a 4,418 euro), Telecom Italia (+2,31% a 1,109 euro), Atlantia (+1,04% a 24,32 euro) e Stm (+1,43% a 6,39 euro).
Performance interessanti anche per i titoli del lusso: Salvatore Ferragamo (+3,07% a 24,14 euro), Luxottica (+1,69% a 60,15 euro) e Tod’s (+1,69% a 81,3 euro).