L’Egitto può rappresentare una grande opportunità per le società di Asset Management globali.
L’Egitto è la più grande economia del Nord Africa con 95 milioni di abitanti e un PIL a parità di potere di acquisto di USD 1,10 trilioni per il 2017 (21° a livello globale). A seguito del cambio variabile della valuta introdotto nel 2016, il Paese ha avviato un importante programma di riforme economiche, sostenuto dal FMI e da alcuni Paesi limitrofi, per riequilibrare la sua economia e porre le basi per una crescita tra le più interessanti della regione e dei mercati emergenti.
Si prevede che l’economia dell’Egitto crescerà del 5% annuo fino al 2020, con gli investimenti diretti esteri che beneficeranno della eliminazione dei limiti alla circolazione di capitali, a fronte di importanti sviluppi strutturali nel settore energetico e di una ripresa del settore turistico che hanno permesso un miglioramento del deficit nazionale (attualmente ai minimi degli ultimi 5 anni).
L’Egitto può rappresentare una grande opportunità per le società di Asset Management globali, alla luce di:
– una demografia in rapida crescita (il 60% della popolazione ha meno di 30 anni) e un livello relativamente basso di urbanizzazione (45% della popolazione vive in città);
– uno dei più alti PIL a parità di potere di acquisto pro capite dei mercati emergenti, esclusi i Paesi esportatori di energia/materie prime (USD 13.000 con potenziale di rialzo se confrontati con Brasile e Turchia);
– una capitalizzazione di mercato relativamente bassa dell’economia (nel 2017 il mercato azionario rappresentava quasi il 25% del PIL contro il 30% della Turchia e il 48% del Brasile).
L’inflazione elevata, attualmente al 17,7%, rimane una sfida importante per l’economia egiziana, ma si prevede che l’attuazione delle riforme economiche favorisca ulteriormente il calo dei tassi di interesse e le prospettive macroeconomiche per la crescita nel settore dell’asset management locale.
L’industria dei fondi comuni di investimento rappresenta attualmente solo l’1% del PIL totale con oltre il 90% del totale degli AuM investiti in strategie monetarie o reddito fisso.