Il CdA di Poste Italiane ha approvato la semestrale al 30 giugno 2015, la domanda di ammissione a quotazione a Borsa Italiana e la proposta per l’adozione del nuovo Statuto.
L’utile netto si è portato a €435 milioni ed è quasi raddoppiato rispetto ai €222 milioni dell’esercizio precedente. L’incremento è correlato, oltreché alla positiva dinamica della profittabilità operativa, anche al miglior risultato della gestione finanziaria netta, in crescita di circa €16 milioni rispetto al 2014, e all’ottimizzazione del carico fiscale, legato all’introduzione della nuova disciplina sull’IRAP.
La positiva performance del comparto assicurativo, i cui ricavi risultano in aumento del 10,9% a €11,2 miliardi rispetto al 2014 e la tenuta del comparto finanziario, che genera ricavi per €2,9 miliardi, hanno più che compensato l’attesa flessione dei ricavi per corrispondenza (-6,5% a €1,9 miliardi), indotta principalmente dalla riduzione dei volumi sulla corrispondenza (-11,8%), e comunque in rallentamento rispetto al primo semestre dell’anno scorso (-9%). Significativa, peraltro, la crescita dei ricavi del comparto pacchi in aumento del 4,4% rispetto al 2014 e pari a €280 milioni.
Il risultato operativo ha registrato un marcato aumento del 26% rispetto allo stesso periodo del 2014 (€506 milioni) ed è stato pari a€638 milioni. L’incremento è correlato alla suindicata dinamica positiva dei ricavi, a fronte di un calo della struttura dei costi operativi, che si attestano a €4,2 miliardi (€4,3 nel 2014).
La posizione finanziaria netta consolidata presenta un avanzo di €4,6 miliardi, mantenendo i buoni livelli già registrati a fine dicembre 2014.
Gli investimenti del periodo sono pari a €346 milioni, di cui €210 milioni relativi all’acquisizione del 10,3% di Anima, e sono correlati principalmente all’informatizzazione delle reti di telecomunicazione, nonché ad ammodernamenti e ristrutturazioni immobiliari.
Francesco Caio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane, ha così commentato: “E’ un momento importante nello sviluppo di Poste Italiane. Da una parte il piano industriale inizia ad avere impatti positivi sull’andamento economico dell’azienda che nei primi sei mesi registra rispettivamente ricavi in crescita del 7% e risultato operativo del 26%; dall’altra con la delibera di oggi si apre la fase esecutiva sul processo di quotazione cui il Gruppo si sta preparando in stretta condivisione con il Governo.”