Le indicazioni positive giunte dal dato sulla produzione industriale italiana che a luglio ha segnato un +1,1% non scaldano Piazza Affari. FTSE Mib -0,63%.
Finale d’ottava all’insegna della debolezza a Piazza Affari con l’indice FTSE Mib che chiude gli scambi in calo dello 0,63% a 21762 punti.
L’andamento positivo della produzione industriale italiana che a luglio si è portata ai massimi da 13 mesi, registrando un aumento su base mensile dell’1,1%, non ha favorito l’inversione di rotta dei listini. L’attenzione degli investitori resta focalizzata sulle mosse della Fed e sulle imminenti elezioni politiche in Grecia, previste per il 20 settembre prossimo, che potrebbero mettere in discussione il recente accordo sul bailout.
Deboli i titoli del comparto bancario con Intesa Sanpaolo che ha ceduto l’1,31% a 3,162 euro, Mediobanca (-1,22% a 8,87 euro) ed il Banco Popolare che ha perso l’1,84% a 14,97 euro.
Male Telecom Italia (-3,11% a 1,089 euro), Exor con un -1,20% a 41 euro, Campari (-1,77% a 6,935 euro), EGP (-1,19% a 1,658 euro), STM (-1,59% a 6,20 euro).
In controtendenza Finmeccanica che, sulla scia dei rumors su una nuova maxi-commessa in Kuwait, ha messo a segno un rialzo del 5,41% a 12,47 euro, Moncler con un +1,95% a 15,68 euro, Tod’S che ha guadagnato lo 0,69% salendo a 80,20 euro, Terna (+0,53% a 4,202 euro), Prysmian (+0,51% a 19,83 euro), A2A (+0,87% a 1,155 euro).