Il dato positivo diffuso dall’Istat sulla fiducia delle imprese e dei consumatori italiani, salita a settembre ai massimi degli ultimi due anni, non ostacola la nuova ondata di vendite. FTSE Mib -2,72%.
Snobbato a Piazza Affari il dato positivo sulla fiducia delle imprese (settembre 2015 a 106,2 da 103,9 di agosto) e dei consumatori italiani (settembre 2015 a 112,7 da 109,3 di agosto), salita a settembre ai massimi degli ultimi due anni. L’FTSE Mib ha ceduto il 2,72% scivolando a quota 20759 punti. Nessun titolo in controtendenza.
Pesanti vendite su FCA (-4,94% a 11,14 euro) e sui titoli del comparto finanziario con Ubi Banca che ha lasciato sul parterre il 6,17% a 6,23 euro, Bca Mps il 5,26% a 1,511 euro, Azimut il 5,96% a 18,59 euro, Bca Popolare di Milano il 3,75% a 0,884 euro, Mediolanum il 5,51% a 6,25 euro, Unicredit il 4,69% a 5,385 euro.
Male anche Saipem (-4,53% a 7,045 euro), Eni (-3% a 13,57 euro), Telecom Italia (-1,89% a 1,085 euro), CNH Industrial (-3,60% a 5,755 euro), Enel Green Power (-3,38% a 1,603 euro), Prysmian (-3,22% a 18,35 euro), STM (-4,75% a 5,71 euro) solo per citarne alcuni.