Dalla vittoria di Trump i mercati azionari USA sono entrati in un vortice rialzista che sembra non finire mai e forse proseguirà ancora nel 2018.
Questo articolo è offerto dai colleghi del sito www.iltradingperte.com e suggerisce 4 motivi per cui i mercati azionari USA continuano ad aggiornare i loro record all-time.
Dal giorno dell’inaspettata vittoria di Trump dell’8 Novembre 2016, S&P500, NASDAQ e DOW JONES sono entrati in un vortice rialzista che sembra non finire mai.
Ciò fa anche sorridere se si pensa che alla vigilia delle elezioni americane tantissimi addetti ai lavori avevano previsto una catastrofe sui mercati nel caso di una vittoria di Trump.
Tuttavia, è chiaro che Trump non è l’unico motivo per cui gli indici americani stanno aggiornando di continuo i loro record all-time. Forse non è nemmeno il principale motivo.
Vediamo di seguito i 4 motivi per cui, a nostro avviso, i mercati finanziari americani sono stati così forti per tutto il 2017. E i motivi per cui probabilmente lo saranno ancora nel 2018.
1) Politica fiscale espansiva
Questo è forse uno dei motivi più importanti. A differenza dell’Europa, gli Stati Uniti per superare la terribile crisi del 2008 si sono affidati a una politica fiscale molto espansiva, e non restrittiva come è avvenuto in Europa.
Questa si è rilevata sicuramente una mossa vincente. Certo, va anche detto che storicamente la spesa pubblica americana è più attenta a favorire l’impresa e la crescita economica rispetto al welfare, come invece avviene da sempre in Europa.
Quindi è più corretto dire che una politica fiscale espansiva volta a favorire l’impresa ha aiutato e non poco a mettere le basi per uscire con vigore dalla crisi. Con effetti molto forti e positivi che vediamo ora alla distanza.
2) Politica monetaria espansiva
La politica monetaria è stata invece un elemento di similitudine con l’Europa. Infatti, in entrambi i casi la politica monetaria per riprendersi dagli effetti post-crisi è stata espansiva. Seppur ciò è successo da noi con maggiore ritardo, viste le resistenze tedesche.
Comunque, è sotto gli occhi di tutti che i tassi bassi e il QE hanno avuto effetti molto più positivi in USA che in Europa con riferimento all’economia reale. Come mai? Probabilmente gli effetti di una politica monetaria espansiva sono ottimi per l’economia reale solo se essa è accompagnata da una politica fiscale espansiva. Cosa che, come detto nel punto 1, in Europa non è successo.
Solo in questi ultimi mesi, a seguito della fortissima crescita dell’economia americana, la Yellen sta rialzando i tassi per riportarli in una situazione di maggiore normalità.
3) Effetto Trump su tasse e infrastrutture
Veniamo quindi a Trump. E’ indubbio che il presidente americano qualche motivo per suscitare antipatia lo dia. Però concentriamoci sulle sue ricette economiche. Di cui le più importanti sono 2: un grande piano infrastrutturale e un grande piano di tagli sulle tasse.
Queste sono 2 grandi promesse economiche di Trump. Che sicuramente ai mercati finanziari piacciono tantissimo. Ora, siamo ancora nella prima fase della legislatura. Chiunque dica che sicuramente Trump non porterà a termine queste 2 promesse economiche sbaglia. Non si può dire con certezza. Va giudicato dopo.
Se riuscirà a portare a termine quanto promesso in termine di tasse e infrastrutture, i mercati azionari USA dovrebbero crescere ancor di più nel prossimo futuro.
4) Negli Stati Uniti non c’è incertezza politica
Il bello degli Stati Uniti è che c’è sempre certezza politica. Il presidente eletto governa. Non c’è un nuovo premier ogni 1-2 anni, come spesso accade in Italia. Gli Stati Uniti hanno qualcosa che in Italia, per esempio, non si è mai vista: la stabilità politica.
Il loro sistema permette che anche il più “instabile” dei presidenti (almeno dal punto di vista mediatico) sia visto come stabile per la durata del suo mandato. Questo è un elemento di forte fiducia per i mercati azionari americani. Che infatti hanno iniziato la loro salita proprio a seguito delle elezioni americane dell’8 Novembre 2016.
Conclusione: i mercati USA crescono perché l’economia americana è forte e stabile
Insomma, i mercati azionari USA aggiornano di continuo i loro record perché l’economia è stabile e forte. Perché le scelte monetarie e fiscali degli ultimi anni sono state ottime. E perché il presidente eletto, benché criticabile su molti temi, sui temi economici ai mercati piace molto.
Alla luce di ciò si può sicuramente affermare, a nostro avviso, che il forte trend rialzista degli indici azionari USA è giustificato da motivi di carattere fondamentale.