OPEC+ e standing ovation dei mercati

OPEC+. Sebbene siano stati rivisti al ribasso i dati della domanda di petrolio del 2021, il mercato sembra essere più ottimista.

grafico future petrolio opec

Venerdì 4 dicembre, il giorno dopo l’incontro dei membri dell’OPEC+, il prezzo del petrolio Brent è salito di quasi 50 dollari al barile portandosi al livello più alto da marzo 2020. Il mercato aveva ampiamente valutato un’estensione delle quote attuali per altri tre mesi.

L’OPEC+ ha invece proseguito con l’aumento della produzione di 500.000 barili al giorno nel gennaio 2021 e ha programmato incontri mensili per valutare un aumento della produzione. L’accordo raggiunto è inferiore all’incremento di 1,9 milioni di barili al giorno originariamente previsto, ma i sondaggi tra gli operatori del mercato hanno chiaramente indicato che non si prevede alcun aumento per il primo trimestre. Il risultato è il prodotto di un compromesso con gli Emirati Arabi Uniti.

Gli Emirati Arabi Uniti, tradizionalmente sostenitori dell’Arabia Saudita e del Consiglio di Cooperazione del Golfo, hanno assunto una posizione di rottura, poiché sempre più impazienti di utilizzare la loro capacità petrolifera in espansione. La riunione è stata ritardata di diversi giorni e per la prima volta dal marzo 2020 l’Arabia Saudita non ha ottenuto l’esito desiderato. Per contestualizzare meglio, nel marzo 2020, era stata la Russia ad assumere una posizione di rottura rispetto all’Arabia Saudita scatenando la guerra dei prezzi che ha portato al peggiore crollo del prezzo del petrolio della storia.

In questo scenario, l’indebolimento dei rapporti potrebbe tradursi in una scarsa conformità alle disposizioni adottate. Inoltre, questa saga potrebbe ripetersi ogni mese, ora che i volumi di produzione non sono stati fissati per il prossimo trimestre o anno.

La riduzione di soli 500.000 barili al giorno a gennaio, seguita da valori simili a febbraio e marzo, potrebbe permettere al mercato petrolifero di rimanere in deficit di approvvigionamento nel primo trimestre del 2021, contribuendo così a diminuire l’eccesso di scorte di petrolio. Riteniamo che il mercato si concentri su questo come risultato positivo.

Mentre l’Agenzia Internazionale per l’Energia, l’Energy Information Administration e l’OPEC stessa, rimangono caute e hanno rivisto al ribasso i dati della domanda del 2021, il mercato sembra essere più ottimista, in considerazione delle recenti notizie sui vaccini che rappresentano un vento favorevole. Sia il Brent che il West Texas Intermediate (WTI) sono in backwardation dal 2021 al 2024, ad indicare che il mercato è rialzista sul fronte della domanda.

Le lotte intestine tra i membri OPEC+ e i paesi partner sono stati eguagliati solo dal comportamento dei prezzi. Dopo il front month il prezzo del Brent è sceso del 72% dal 6 gennaio 2020 al 21 aprile 2020, per poi risalire del 157% al 4 dicembre 2020.

Commento a cura di Nitesh Shah – WisdomTree

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