Solidi i risultati finanziari del 2022 di Nexi. Eccezionale evoluzione dei margini ed accelerazione della generazione di cassa.
Nonostante l’inattesa situazione macroeconomica, il Gruppo Nexi ha conseguito nel 2022 solidi risultati finanziari e raggiunto l’obiettivo prefissato.
Nel dettaglio, i ricavi si sono attestati a € 3.260,0 milioni, in crescita del 7,1% rispetto al 2021 (+7,8% a/a escludendo Ratepay).
L’Utile di pertinenza del Gruppo Normalizzato nel 2022 è pari a € 693,2 milioni con un utile per azione normalizzato di € 0,53, in crescita del 15% su base annua.
L’EBITDA è stato pari a € 1.612,8 milioni, in crescita del 14,2% rispetto all’anno precedente.
L’EBITDA Margin si è attestato al 49%, con un incremento di 311 punti base rispetto al 2021.
Nel quarto trimestre del 2022, i ricavi si sono attestati a € 879,5 milioni, in crescita del 4,0% rispetto al 4trim21 (+5,9% a/a escludendo Ratepay).
L’EBITDA è stato pari a € 451,6 milioni, in aumento del 8,7% rispetto al 4trim21, e l’EBITDA Margin ha raggiunto il 51%.
“Il 2022 si è confermato un altro anno di crescita solida e profittevole in tutti i nostri business e nelle diverse aree geografiche, facendo registrare un’eccezionale evoluzione dei margini e un’accelerazione della generazione di cassa, nonostante la complessa situazione
macroeconomica”, ha commentato Paolo Bertoluzzo, CEO di Nexi.
Il management ha confermato la Guidance 2023 in linea con gli obiettivi di medio-lungo periodo:
• Ricavi: oltre il 7% di crescita a/a;
• EBITDA: oltre il 10% di crescita a/a;
• Excess cash generation: almeno € 600 milioni;
• Leva finanziaria netta: circa 3.0x l’EBITDA (circa 2.7x l’EBITDA incl. le run-rate synergies) includendo l’acquisizione del merchant book di Sabadell (annunciata a febbraio 2023, closing atteso nel 4Q23);
• Utile per azione normalizzato: oltre il 10% di crescita a/a.
EBITDA Margin
Il margine operativo lordo (EBITDA Margin) è un indicatore di redditività che evidenzia il reddito di un’azienda basato solo sulla sua gestione operativa, quindi senza considerare gli interessi, le imposte, il deprezzamento di beni e gli ammortamenti.