I mutui green sono prodotti destinati a finanziare l’acquisto o la costruzione di abitazioni che abbiano elevate prestazioni energetiche.
Il mercato dei mutui green sta iniziando a prendere forma anche in Italia; secondo l’analisi di Facile.it e Mutui.it, nel corso degli ultimi nove mesi quasi 3 richiedenti su 100 hanno presentato domanda per ottenere un finanziamento “verde” per l’acquisto della casa.
La percentuale – si legge nell’analisi realizzata su un campione di oltre 75.000 mila richieste di finanziamento raccolte dai due portali tra maggio 2020 e febbraio 2021 – può sembrare bassa, ma è bene considerare che i mutui green sono prodotti principalmente destinati all’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica (classi energetiche A o B) e, stando alle ultime stime ufficiali (Fonte: ENEA, 2019), in Italia solo il 10% delle unità abitative rientra in questa categoria.
«Nonostante il 2020 sia stato un anno complesso per il settore immobiliare, il mercato dei mutui green ha poco per volta iniziato a prendere forma anche in Italia», spiega Ivano Cresto, Responsabile mutui di Facile.it «Si tratta ancora di una nicchia, ma le potenzialità di crescita sono davvero importanti, soprattutto se consideriamo che grazie al Superbonus 110% molti edifici miglioreranno la propria classe energetica ampliando così il bacino di immobili che potranno accedere a questo tipo di finanziamento».
L’interesse degli italiani verso il Superbonus 110% è confermato anche da un recente indagine* condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat, dalla quale è emerso che sono oltre 9 milioni i nuclei familiari italiani che hanno intenzione di approfittare dell’incentivo per riqualificare la propria abitazione.
Chi ha chiesto un mutuo green
Dati interessanti emergono analizzando il profilo dei richiedenti; chi ha presentato domanda per un mutuo green ha cercato di ottenere, in media, 174.151 euro, vale a dire il 32% in più rispetto all’importo medio normalmente richiesto agli istituti di credito per l’acquisto di una casa.
Una differenza così elevata è dettata dal fatto che gli immobili oggetto di mutuo green sono principalmente abitazioni in classe energetica A o B e pertanto il loro valore è più alto rispetto ad una in classe energetica compresa tra la C e la G.
Analizzando i dati su base territoriale emerge che la regione con la percentuale maggiore di domande di mutui green sul totale richieste è il Trentino-Alto Adige, seguita dal Veneto e dalla Valle d’Aosta.
Cosa sono e come funzionano i mutui green
I mutui green, secondo la definizione elaborata dalla Commissione UE insieme alla European Mortgage Federation, sono prodotti destinati a finanziare l’acquisto o la costruzione di abitazioni che abbiano elevate prestazioni energetiche (classe A o B) o a sostenere interventi di riqualificazione che consentano un miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni energetiche dell’edificio.
In Italia i principali istituti di credito hanno iniziato a proporre mutui green, offrendo ai richiedenti una serie di benefici che variano a seconda della banca: si va, ad esempio, dallo sconto sul tasso di interesse, normalmente pari allo 0,10%, sino ai prodotti assicurativi gratuiti o ai servizi consulenza ambientale per migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione.
Tra le ultime novità lanciate in Italia va segnalata quella dei mutui verdi che possono essere richiesti anche per l’acquisto di abitazioni non efficienti dal punto di vista energetico; in questo caso lo sconto sul tasso di interesse non viene concesso all’atto di acquisto della casa, ma solo nel momento in cui l’immobile, a seguito di un intervento di riqualificazione, riesce a salire in classe A o B.
Dal punto di vista della domanda di finanziamento, è bene ricordare che ci sono alcune differenze rispetto ai mutui tradizionali; in caso di mutuo green per acquisto, è necessario allegare alla richiesta l’attestato di prestazione energetica (APE) che certifichi la classe A o B dell’immobile.
Se invece si tratta di un mutuo green per ristrutturazione, è necessario dimostrare che l’intervento sull’abitazione consenta di ottenere un miglioramento delle prestazioni energetiche di almeno il 30%.
In questo caso alcuni istituti, prima di riconoscere le agevolazioni previste dal mutuo green, potrebbero attendere la fine dei lavori.