Mediobanca rivede la politica dei dividendi

Le stime del piano 2023/26 di Mediobanca sono per una crescita della remunerazione degli azionisti fino a 3,7 miliardi di euro e dell’utile per azione del 15% circa in media ogni esercizio.

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Mediobanca ha approvato il piano industriale 2023/2026, che mira a realizzare una crescita sostanziale delle attività a basso assorbimento di capitale, ottenendo i migliori rendimenti nel settore con un basso profilo di rischio e un significativo aumento della remunerazione degli azionisti.

Nel dettaglio, l’istituto di piazzetta cuccia si propone di raggiungere ricavi per 3,8 miliardi di euro (+6% di tasso di crescita composto medio annuo nel periodo 2023-2026) con contributi da tutti i segmenti di attività.

Il Wealth Management registrerà il tasso di crescita organica più elevato (+10% annuo in media), superando il miliardo di ricavi e diventando il principale generatore di commissioni insieme al Corporate & Investment Banking, il cui aumento dei ricavi è previsto all’11% (7% in modo organico) fino a 0,9 miliardi di euro.

Il Consumer Finance manterrà il suo ruolo di motore per la crescita del margine di interesse di Mediobanca (corrispondente a circa due terzi del totale), con un incremento complessivo dei ricavi del 5% (circa 1,3 miliardi di euro).

Il segmento Insurance contribuirà positivamente all’istituto di Piazzetta Cuccia, con un aumento dei ricavi del 6% (circa 0,5 miliardi di euro).

L’tile per azione dovrebbe crescere in media di circa il 15% annuo, con l’EPS in salita da circa 1,15 euro a 1,8 euro, tenendo conto della cancellazione di circa l’80% delle azioni derivanti dal piano di buyback. Ciò sarà possibile grazie al contributo crescente del Wealth Management e del Corporate & Investment Banking, nonché a una crescita leggermente più contenuta del Consumer Finance e del segmento Insurance, che confermano i livelli di redditività elevati.

Atteso anche un miglioramento della redditività a livello di istituto (ROTE al 15% dal 12%, RORWA al 2,7% dal 2,1%) e per divisione:

  • Wealth Management dal 2,9% al 4,0%
  • Corporate & Investment Banking al 1,6% dall’1,0%
  • Consumer Finance stabile al 2,9%
  • Segmento Insurance al 3,2% dal 2,7%.

Prevista inoltre una crescita nella generazione di capitale (circa 220 punti base all’anno rispetto a 150 punti base), derivante dall’aumento della redditività (ROTE dal 12% al 15%) e dall’assenza di impatti regolamentari significativi negli anni a venire.

Le risorse aggiuntive consentiranno di finanziare la crescita organica e inorganica, nonché di remunerare gli azionisti.

La remunerazione degli azionisti è stimata in aumento fino a 3,7 miliardi di euro nel triennio 2024/2026 (+70% rispetto al quadriennio precedente), di cui 2,7 miliardi in dividendi e 1 miliardo attraverso il riacquisto e la cancellazione di azioni proprie, incremento che sarà possibile grazie alla capacità di generare utili e all’attuazione di una politica di crescita degli attivi concentrata sui segmenti a basso assorbimento di capitale.

Nel dettaglio, il dividendo sarà pagato con un pay-out del 70%, introducendo anche un dividendo intermedio. Una parte del pagamento sarà anticipata a maggio (pari al 70% degli utili generati nel semestre luglio-dicembre), mentre il saldo sarà pagato a novembre (pari al 70% degli utili generati nel semestre gennaio-giugno).

I dividendi complessivamente distribuiti nel triennio (esercizi 2024-2026) ammonteranno a 2,7 miliardi di euro, il 40% in più rispetto ai 1,9 miliardi distribuiti nel quadriennio precedente (esercizi 2020-2023).

Durante il periodo del piano, è previsto un programma annuale di riacquisto di azioni proprie per un controvalore complessivo di 1 miliardo di euro. Gli importi saranno stabiliti annualmente in base alla crescita organica raggiunta nel corso dell’anno e prevederanno la cancellazione di circa l’80% delle azioni riacquistate nel triennio.

Mediobanca ha precisato che la politica di distribuzione, soggetta a monitoraggio e/o autorizzazione da parte della BCE, sarà rivista nel caso in cui il CET1 FL (Common Equity Tier 1 Fully Loaded) dovesse scendere al di sotto del 13,5%.

Non sono escluse opportunità di crescita esterna tramite acquisizioni. Secondo la direzione, la creazione di capitale consentirà di finanziare la crescita organica, mentre la politica di remunerazione consentirà di mantenere un CET1 superiore al 14,5% nel periodo del piano, con un CET1 FL minimo del 13,5%, e di mantenere un buffer di circa 100 punti base di capitale da utilizzare per potenziali operazioni di crescita esterna.

Il Gruppo considera obiettivi di interesse che possano accelerare il processo di crescita nei settori caratteristici, con una preferenza per le attività a basso assorbimento di capitale e con un alto contenuto di commissioni.

Durante la conference call di presentazione del piano industriale, l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, ha precisato che il buyback relativo all’esercizio 2023 ammonta a circa il 20-25% del totale previsto per il riacquisto di azioni proprie.

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