2016 da dimenticare per Mediaset che dall’utile di 3,8 mln del 2015 passa a una perdita di 294,5 mln di euro. Pesa la vicenda Vivendi.
Perdita record di 294,5 milioni di euro per Mediaset dopo l’utile di 3,8 mln del 2015. Sui risultati del gruppo ha pesato la vicenda Vivendi, costata nel 2016 341,3 milioni. In aumento i costi complessivi sul mercato italiano che hanno superato i 3 miliardi.
Nel 2016 il giro d’affari consolidato è stato pari a 3,667 miliardi, in crescita del 4% rispetto al 2015, l’ebtida a 1,172 miliardi (-14,2%), l’ebit ha registrato un saldo negativo per 189,2 milioni, rispetto ai +230,7 milioni del 2015.
La perdita di esercizio è pari a 294,5 milioni dai 3,8 milioni di utile del 2015.
L’indebitamento balza da 859,4 milioni a 1,16 miliardi a causa dell’acquisizione di Radio Mediaset, costata 75,3 milioni, dell’investimento di 107 milioni per l’incremento nella quota nel capitale della controllata Mediaset Espana, e dell’attività di m&a di Ei Towers (55,2 milioni).
Per quanto riguarda il mercato italiano, se da un lato i ricavi di Mediaset sono cresciuti da 2,55 a 2,67 miliardi, grazie all’aumento della raccolta pubblicitaria (2,058 miliardi, +2,8%), dall’altro sono decisamente calati i margini: l’ebitda è sceso da 938,8 a 730,5 milioni, mentre l’ebit è stato negativo per 489,1 milioni.
In forte aumento i costi, saliti a 3,09 miliardi (+21,9%), con gli ammortamenti diritti passati da 792,3 a 1,015 miliardi.
Il piano al 2020 della società prevede una crescita della quota di mercato pubblicitario nazionale dal 37,4% al 39%, un miglioramento dell’ebit delle attività media Italia di 468 milioni ed un ritorno all’utile già alla fine del 2017.
Primo segnali positivi giungono dalla raccolta pubblicitaria che nel primo trimestre del 2017 è aumentata del 2,4%.