Mario Draghi ha sottolineato che completare l’unione economica e monetaria è diventata una questione sempre più urgente soprattutto per preservare la costruzione europea.
Nell’ultima riunione della Bce il consiglio direttivo ha ribadito che il prossimo dicembre si concluderà il piano di Quantitative Easing mentre i tassi di interesse resteranno sui livelli attuali almeno fino all’estate 2019.
Mario Draghi nel corso del suo intervento allo European Banking Congress a Francoforte ha dichiarato che la forward guidance è dipendente dagli sviluppi economici e che qualora le condizioni finanziarie o monetarie dovessero diventare più restrittive o se l’outlook dell’inflazione dovesse peggiorare, la “reaction function” della Bce sarebbe ben definita.
Draghi ha inoltre sottolineato che completare l’unione economica e monetaria è diventata una questione sempre più urgente soprattutto per preservare la costruzione europea così come lo furono i primi passi nella gestione della crisi dell’area euro.
Ricordiamo che il mandato di Mario Draghi, nominato presidente BCE il 1° novembre 2011, giungerà a scadenza alla fine di ottobre 2019.