Il nuovo deprezzamento dello yuan manda ko solo i titoli dell’energia delle materie prime. Rimbalzano invece i finanziari ed il lusso. L’FTSE Mib archivia la penultima sessione d’ottava a 23356 punti, in progresso dell’1,56%.
La terza svalutazione in tre giorni dello yuan cinese non ha generato panico oggi sui mercati europei.
Piazza Affari ha messo a segno un rialzo dell’1,56% salendo a 23356 punti.
Gli acquisti, favoriti anche dalle dichiarazioni del board della Banca centrale cinese secondo cui l’aggiustamento valutario sarebbe oramai concluso, hanno privilegiato Buzzi Unicem che grazie anche alla promozione di Exane è avanzato del 5,07% a 16,15 euro.
Bene Luxottica (+4,2%), Prysmian (+3,7%) ed i titoli del comparto bancario con il Banco Popolare e Banca Popolare Emilia Romagna che hanno incamerato guadagni superiori al 3%.
Non hanno entusiasmato S. Ferragamo (+0,7%) e Tod’s (-0,3%), i due titoli della moda maggiormente esposti sul Sud Est asiatico.
La performance peggiore dell’FTSE Mib se l’è aggiudicata Saipem che ha ceduto l’1,02% scivolando a 7,79 euro in scia alle notizie sulle accuse di corruzione in Brasile per fatti avvenuti nel 2011.