La revisione al rialzo delle stime di crescita dell’economia italiana da parte dell’Ocse non contrasta la debolezza dell’FTSE Mib che archivia la prima seduta d’ottava in calo dell’1,88%.
Si conclude sui minimi di giornata, a 22107 punti, la prima sessione settimanale per l’FTSE Mib che lascia sul campo l’1,88% snobbando la notizia della revisione al rialzo delle stime di crescita dell’economia italiana da parte dell’Ocse dopo quella della Commissione europea.
Nel suo Economic Outlook, l’Ocse attende un +0,8% del Pil sul 2015 e un +1,4 % sia sul 2016 che sul 2017. Anche il debito pubblico, dopo il picco del 2015 al 134,3% del Pil, scenderà al 133,5% nel 2016 ed al 131,8% nel 2017. Sulla ripresa hanno inciso le riforme per il mercato del lavoro e l’aumento del clima di fiducia.
Gli acquisti si sono concentrati su Tenaris che ha chiuso gli scambi a 11,78 euro, in progresso dell’1,12% e su Saipem che ha guadagnato lo 0,90% portandosi a quota 8,44 euro.
Le vendite hanno colpito Atlantia che ha ceduto il 4,45% a 24,03 euro, Anima Holding che ha perso il 3,94% a 8,42 euro, Bca Mps che ha lasciato sul campo il 3,19% a 1,578 euro, Ubi Banca che ha accusato una flessione del2,81% a 6,56 euro ed Exor che ha concluso le contrattazioni in calo del 2,78% a 44,46 euro.