Shinzo Abe ed il premier cinese, Li, galvanizzano i mercati. Cresce la propensione al rischio degli investitori. FTSE Mib +0,84%, sell off su STM (-4,39%).
Dopo l’exploit della borsa di Tokyo (+7,7%), sostenuto dalle dichiarazioni del premier Shinzo Abe che ha promesso un’accelerazione sulle riforme e sulla riduzione della corporate tax oltre che una maggiore flessibilità del mercato del lavoro, e le rassicurazioni del Ministero delle Finanze cinese, che ha annunciato che interverrà più efficacemente per stimolare la crescita economica, e del premier Li, che ha dichiarato che non si proseguirà con la svalutazione dello yuan, le borse europee, dopo un avvio di scambi in gap up, limano progressivamente i guadagni.
A Piazza Affari l’FTSE Mib archivia la sessione infrasettimanale in crescita dello 0,84% ma sui minimi di giornata, a 22126 punti.
Gli acquisti hanno premiato la maggior parte dei titoli negoziati all’FTSE Mib tra cui: Buzzi Unicem (+3,41% a 15,76 euro), Campari (+3,03% a 6,975 euro), Telecom Italia (+2,8% a 1,138 euro). UBI Banca (+1,65% a 7,095 euro), Unicredit (+1,58% a 5,78 euro), Mediaset (+1,55% a 4,468 euro), Terna (+1,01% a 4,196 euro).
Le vendite hanno colpito invece STM che ha ceduto il 4,39% scivolando a 6,42 euro, mentre CNH Industrial e Pirelli & C. hanno chiuso gli scambi in frazionale calo dello 0,07% rispettivamente a 6,75 e 15 euro.