Leonardo ha annunciato il perfezionamento dell’operazione di fusione tra la controllata statunitense Leonardo DRS e RADA.
Perfezionata l’operazione di fusione tra la controllata statunitense Leonardo DRS e la società israeliana RADA Electronic Industries, con automatica quotazione di Leonardo DRS.
Leonardo continuerà a mantenere la quota dell’80,5% di Leonardo DRS, attraverso la controllata statunitense Leonardo US Holding, mentre agli azionisti attuali di RADA verrà assegnato il rimanente 19,5%.
Le azioni di Leonardo DRS saranno quotate al NASDAQ e alla Borsa di Tel Aviv (“TASE”) con il simbolo “DRS” a partire dall’apertura delle negoziazioni del NASDAQ il 29 novembre 2022 e del TASE il 30 novembre 2022.
La fusione è perfettamente allineata agli obiettivi strategici, commerciali e finanziari di Leonardo, e consentirà di raggiugere un posizionamento unico nel segmento dei radar di superfice grazie alla sinergia derivante dal proprio portafoglio prodotti unitamente a quello di RADA, di Hensoldt e di GEM.
L’operazione garantirà inoltre a Leonardo una presenza domestica stabile nel contesto industriale israeliano, supportando lo sviluppo del mercato internazionale di Leonardo, e consentendo allo stesso tempo a RADA di accedere a opportunità nei mercati e programmi europei ed export, facendo leva sulla presenza globale di Leonardo.
L’operazione consentirà inoltre di trarre i benefici derivanti dalla quotazione di Leonardo DRS.
Alessandro Profumo, CEO di Leonardo, ha commentato “Abbiamo finalizzato il processo di fusione tra Leonardo DRS e di RADA, un’importante mossa strategica di Leonardo in un segmento in rapida crescita del mercato della difesa di oggi e di domani, rappresentato dalla Force Protection. C’è un ottimo livello di complementarità tra la nostra controllata statunitense Leonardo DRS, RADA e il resto del Gruppo Leonardo che genererà crescita, espansione dei margini e ulteriori opportunità per il Gruppo. Con questa operazione stiamo anche cogliendo l’opportunità di quotare DRS nell’attuale contesto di volatilità dei mercati, realizzando così quanto prospettato lo scorso anno”.