Perché il Bitcoin è considerato da molti come una possibile alternativa all’utilizzo del denaro Fiat?
In un mondo finanziario dominato dalle banche centrali e dal diretto intervento degli Stati, cominciano a profilarsi delle alternative. O perlomeno, modi diversi di pensare al problema del “sistema denaro”.
Vista la grande instabilità del periodo storico stiamo assistendo a fluttuazioni consistenti del denaro Fiat. Ecco perché molte persone stanno valutando forme di denaro migliori, come i Bitcoin. Ma perché il Bitcoin è considerato da molti come una possibile alternativa all’utilizzo del denaro Fiat?
Prima dobbiamo andare a vedere cos’è il denaro Fiat e in cosa è diverso dai Bitcoin e dalle altre criptovalute.
Denaro Fiat: cos’è? Caratteristiche, pro e contro
Il denaro Fiat (parola che viene dal latino: sarà, che sarà fatto) già dal nome dice qualcosa del suo funzionamento. Il denaro che veniva usato era basato su una corrispondenza fisica con l’oro, o l’argento, o comunque un bene materiale reale. In qualunque momento un possessore di cartamoneta poteva cambiare una banconota per una quantità di metallo prezioso corrispondente. Con l’espandersi dei mercati, e con l’arrivo del mercato globale, questo sistema non funzionava più. Si rendeva necessaria l’introduzione di un nuovo sistema monetario. Un sistema monetario basato non più su un valore reale, ma su una “promessa” di valore.
A differenza del denaro basato su una corrispondenza valore/oro reale, il denaro Fiat basa il proprio valore sulla credibilità dello Stato che l’ha stampato.
Questo ha permesso agli Stati e alle loro banche centrali di esercitare un controllo molto maggiore sulla circolazione del denaro, sull’inflazione e sui mercati. Potendo decidere quando immettere nuovo contante e quando no, il mercato acquistava stabilità e questo sistema venne adottato a livello globale.
La crisi finanziaria del 2007 però ci ha insegnato che il controllo delle banche sulla moneta può arrivare fino ad un certo punto. Proprio il fatto che la moneta sia slegata dal valore reale di una merce permette la creazione di bolle speculative, e nel corso del XX secolo ne abbiamo viste parecchie.
Utilizzo errato della moneta Fiat: iperinflazione
Prendiamo ad esempio lo Zimbabwe. All’inizio degli anni 2000, in risposta alla crisi e ai pesanti problemi economici che gravavano sul Paese, il governo decise di stampare cartamoneta a ritmi vertiginosi.
Pensavano di alleviare i problemi di liquidità, ma il risultato fu disastroso: la moneta arrivò a perdere il 99,9% del suo valore. I prezzi continuavano a salire, e per le persone diventava sempre più difficile procurarsi anche i beni di prima necessità.
Al culmine della crisi, il governo fu costretto a stampare una banconota da 100 miliardi di dollari dello Zimbabwe.
Bitcoin: un’alternativa?
A più di dieci anni dalla sua comparsa, il Bitcoin continua a essere presente, diffuso in modo piuttosto capillare, e anche se ha perso qualcosa, continua valere moltissimo, come rivela il cambio Bitcoin sull’Euro. Ma perché vale così tanto?
Assoluta scarsità
Mentre il denaro Fiat ha una disponibilità illimitata a discrezione degli Stati, il Bitcoin no. È una moneta definita dalla sua “assoluta scarsità”.
Secondo il sistema di mining, le ricompense per chi estrae i Bitcoin diminuiscono sempre più col tempo su una base matematica. Il numero di Bitcoin totali si avvicinerà e non supererà mai la somma di 21,000,000 bitcoin.
Questo rende la valuta in un certo modo simile ad una merce rara come l’oro. E per molti investitori, spaventati dai tempi di instabilità della moneta tradizionale, questa caratteristica viene considerata una garanzia di valore.
Inesorabile costosità
Il processo di mining dei Bitcoin avviene attraverso un processo informatico che non permette scorciatoie. L’algoritmo del “proof of work” è una gara a indovinare un numero complesso (chiamato “hash”) per cui non esiste un metodo migliore del trial-and-error.
Questo processo lo differenzia ancora dal denaro Fiat, che invece può essere prodotto molto facilmente e senza limiti.
Decentrato e “dal basso”
Le caratteristiche del Bitcoin lo rendono indipendente dall’andamento politico e dalle decisioni dei singoli Stati. La rete Bitcoin si affida a singoli miner diffusi in tutto il globo, e che hanno tutto l’interesse a mantenere la blockchain attiva e funzionante.
Conclusioni
Alcuni profetizzano che presto le criptovalute arriveranno a sostituire il denaro Fiat, mentre altri sono più scettici. Molti investitori ormai si fidano del Bitcoin più del denaro Fiat, e investire in criptovalute è diventato parte integrante della maggior parte dei portafogli di investimento anche dei grandi fondi.
Una cosa è certa: la partita è ancora aperta, e il Bitcoin avrà qualcosa da dire a riguardo.