Un periodo di crescita discreta e un’inflazione più elevata sono molto probabili nel trimestre in corso.
In questo secondo trimestre la politica monetaria dovrebbe essere prezzata meglio su tutti i segmenti e le banche centrali riservare per il momento poche sorprese.
Tuttavia, un contesto più incerto per gli investitori sta man mano prendendo forma.
Le attuali incertezze appaiono riconducibili ad un insieme di fattori macroeconomici e di mercato: la crescita economica presenta più disuguaglianze, mentre le attese sull’inflazione rimangono poco chiare.
In questo scenario un periodo di crescita discreta e un’inflazione più elevata sono molto probabili e questa fase dovrebbe costar caro al mercato delle obbligazioni ed essere invece redditizio per gli asset orientati alla crescita nel corso dell’anno.
Una impennata della volatilità non sorprenderebbe poiché il dato di aumento dell’inflazione potrebbe pesare sulle previsioni delle banche centrali.
Per il trimestre in corso, essendo l’andamento dell’inflazione difficilmente prevedibile inciderà in misura maggiore sul ritmo di normalizzazione dei tassi da parte delle banche centrali.
Complessivamente, se le azioni delle banche centrali sono ben prezzate, l’inflazione e la volatilità potrebbero dominare la scena.
Commento a cura del Cross Asset Solutions Team di Unigestion