Citigroup taglia il target price di UBI Banca, Unicredit, Mediobanca, BPM, Banca popolare Emilia Romagna e Banco Popolare. Si salva Intesa Sanpaolo.
Le banche italiane restano nel mirino delle agenzie di rating. Gli analisti di Citigroup hanno rivisto al ribasso di circa l’8% le stime di utile per azione 2016-2019 degli istituti italiani, e quindi anche i target price. Non è escluso però che risultati migliori delle attese potrebbero favorire una revisione in senso positivo dei ratings.
Per Banco Popolare il target price scende da 15 a 10,10 euro e il rating passa da neutral a neutral high risk (stima eps 2016 da 0,77 a 0,73 euro per azione, stima eps 2017 da 0,88 a 0,79 euro).
Per Mediobanca il target price scende da 11,20 a 9 euro e il rating resta buy (stima eps 2016 da 0,84 a 0,81 euro per azione, stima eps 2017 da 0,80 a 0,75 euro).
Per UBI Banca il target price scende da 7,10 a 4,90 euro e il rating passa da neutral a neutral high risk (stima eps 2016 a 0,28 euro per azione, stima eps 2017 da 0,33 a 0,28 euro).
Per Unicredit il target price scende da 6,15 a 4 euro e il rating passa da neutral a neutral high risk (stima eps 2016 a 0,35 euro per azione, stima eps 2017 da 0,50 a 0,44 euro).
Per Banca popolare di Milano il target price scende da 1 a 0,85 euro e il rating passa da neutral a neutral high risk (stima eps 2016 a 0,04 euro per azione, stima eps 2017 a 0,05 euro).
Per Banca popolare Emilia Romagna il target price scende da 8,70 a 6,80 euro e il rating passa da buy a buy high risk. (stima eps 2016 da 0,34 a 0,30 euro per azione, stima eps 2017 da 0,50 a 0,44 euro).
Per Intesa Sanpaolo il target price resta invariato a 3,45 euro e il rating passa a buy (stima eps 2016 a 0,18 euro per azione, stima eps 2017 a 0,22 euro).