La meccanica italiana negli USA

Le nuove opportunità per la meccanica italiana aperte dal maxi piano di investimenti approvato dall’amministrazione Biden.

meccanicaGli Stati Uniti rappresentano da diversi anni una delle mete preferite della meccanica italiana: se nel 2019 erano al primo posto, nel 2020 l’export verso gli Usa dei prodotti rappresentati da Anima Confindustria è sceso al secondo posto (dietro la Germania) con un valore di 2,64 miliardi di euro di esportazioni.

Ora, in seguito al nuovo piano economico e infrastrutturale approvato dalla presidenza Biden, si prevedono nuove opportunità per l’industria meccanica, grazie al disegno di legge che prevede un massivo ammodernamento delle infrastrutture pubbliche e private. Il 10 agosto 2021, il Senato degli Stati Uniti ha infatti approvato l’Infrastructure Investment and Jobs Act. Il disegno di legge prevede $550 miliardi di nuove spese, all’interno di un piano da 1,2 trillion, che riautorizza programmi di spesa già esistenti.

Nel settore della meccanica e delle infrastrutture in generale, tolte le principali città, gli Stati Uniti hanno ancora molto da fare.

Il nuovo piano è costituito da prestiti a fondo perduto erogati dal Governo Federale ai singoli Stati federali, a valere su alcuni progetti. Gli Stati realizzano poi dei tender, dei bandi di gara, finalizzati alla riqualificazione delle infrastrutture locali.

Queste grandi opere strutturali coinvolgeranno una grandissima filiera di fornitori. Bisogna però capire come il governo statale utilizzerà i fondi, che si riveleranno sicuramente una leva di accelerazione per l’avanzamento di un paese che a livello di infrastrutture non è così moderno come si pensa.

Le opportunità sono importanti per il settore manifatturiero e meccanico italiano, da cogliere a seconda delle linee di finanziamento e di comando della commessa che viene attribuita.

Per quanto riguarda le possibilità di adesione, non essere statunitense non è una condizione che esclude dalla partecipazione ai bandi. Certamente c’è una grande apertura degli Stati nei confronti degli investitori stranieri che intendono aprire una sede sul loro territorio; l’imprenditore viene accolto a braccia aperte, e il prodotto fabbricato localmente rispetta la compliance del “Buy American product”.

Oltre al rinnovo delle infrastrutture, il governo centrale ha predisposto un fondo di 3 miliardi di dollari per lo sviluppo di materiale elettrico, 3 miliardi per il riciclo delle batterie, oltre a fondi per la lavorazione dei metalli e per lo sviluppo del settore dell’idrogeno. Nel piano infrastrutturale, al momento, è prevista la realizzazione di un codice di efficienza energetica e ci sono finanziamenti per effettuare audit di efficientamento energetico degli edifici.

Sulle differenze tra la precedente amministrazione e quella attuale, è importante la riduzione della Corporation Tax dal 35% al 21% – l’attuale governo vuole portarla al 28%.

Ciò ha dato grande impulso all’industria e possibilità di autofinanziamento. L’amministrazione Biden sta invece cercando di dare un grande impulso all’energia pulita, ma sarà un processo lungo e faticoso. Questo tentativo di transizione energetica può rappresentare un’ulteriore grande opportunità per la meccanica italiana ed europea.

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