I dati negativi sulle esportazioni (-8,3%) del mese di luglio 2015 hanno spinto il board della Banca centrale cinese a svalutare a sorpresa lo yuan del 2% circa.
Per fronteggiare il rallentamento sempre più evidente dell’economia, la Banca centrale cinese, guidata dal governatore Zhou Xiaochuan, ha svalutato a sorpresa lo yuan, operando la maggiore operazione degli ultimi vent’anni.
La quotazione ufficiale della moneta nei confronti del dollaro passa a 6,2298 (-1,9%). La banca ha specificato che si tratta di una misura ‘una tantum’ per portare il tasso di cambio ad un livello più in linea con il mercato.
La decisione della banca centrale cinese è stata presa dopo la pubblicazione, nel fine settimana, dei dati sulle esportazioni che a luglio sono calate dell’8,3% su base annua.