Dbrs ha spiegato che il rating sovrano è sostenuto dall’impegno del governo italiano sul fronte del consolidamento fiscale e dai progressi nel compimento delle riforme strutturali.
Dbrs ha confermato il rating sovrano di lungo periodo sull’Italia a A (low), con outlook stabile.
Dbrs ha spiegato che il rating è sostenuto dall’impegno del governo italiano sul fronte del consolidamento fiscale, come evidenziato dalla posizione di bilancio “relativamente buona” a confronto con gli altri paesi dell’area euro, dai progressi nel compimento delle riforme strutturali e istituzionali, dalla dimostrata “flessibilità” nelle gestione del debito, dal livello relativamente basso del debito del settore privato, dall’ampiezza dell’economia italiana e dal sistema pensionistico “ben finanziato”.
Secondo l’agenzia tali elementi di supporto del rating sono controbilanciati da alcune criticità “significative”, quali l’esposizione del paese a shock esterni, l’alto debito pubblico e la bassa crescita potenziale.
Dbrs ha confermato anche il rating italiano di breve periodo, a R-1(low), sempre con outlook stabile.
La valutazione di Dbrs è la più alta; un eventuale abbassamento del rating comporterebbe una valutazione più severa sui titoli di Stato italiani portati come collaterale nelle operazioni di rifinanziamento in Bce.