I titoli del comparto bancario deprimono i listini. Chiusura sui minimi di giornata per l’FTSE Mib a 21142 punti, -0,71%.
Non sono bastate le indicazioni positive giunte dal fronte macro economico ed in particolare dal Pmi manifatturiero cinese salito a settembre a quota 49,8 dai 49,7 punti di agosto.
In Italia l’Istat ha comunicato che nel secondo trimestre del 2015 sia i redditi delle famiglie che i consumi sono risultati in crescita rispettivamente dello 0,50% e dello 0,70%, mentre la propensione al risparmio è stata pari all’8,7% in calo dello 0,20%.
Male i bancari Intesa Sanpaolo (-1,14% a 3,12 euro), Banco Popolare (-2,19% a 12,93 euro) e Bca Mps (-1,44% a 1,569 euro) così come i petroliferi Eni (-0,14% a 14,03 euro) e Saipem (-1,05% a 7,09 euro) fatta eccezione per Tenaris che in controtendenza ha guadagnato l’1,30% salendo a 10,87 euro.
Bene A2A (+2,79% a 1,141 euro), in ripresa FCA (+2,24% a 11,87 euro), Mediaset (+3,55% a 4,256 euro), vendite su Telecom Italia (-4,36% a 1,054 euro), Stm (-1,89% a 5,975 euro), Prysmian (-0,43% a 18,37 euro), Atlantia (-1,28% a 24,67 euro) e Buzzi Unicem (-0,60% a 14,85 euro).