Per l’a.d. Carlo Messina, Intesa Sanpaolo ha realizzato i migliori nove mesi dal 2008. Rivista la rialzo la guidance dell’utile 2022. A novembre acconto sul dividendo.
I primi nove mesi del 2022 si chiudono per Intesa Sanpaolo con un utile netto di 4.367 milioni di euro, escludendo 1,3 miliardi di euro di rettifiche di valore per Russia e Ucraina, in linea con l’obiettivo del Piano di Impresa 2022-2025 di oltre 5 miliardi per l’anno in corso.
L’utile netto contabile è di 3.284 milioni di euro, in calo del 18% rispetto all’analogo periodo del 2021.
In crescita del 2%, rispetto ai primi nove mesi 2021, il risultato della gestione operativa, i proventi operativi netti sono risultati in aumento dello 0,1%, i costi operativi in diminuzione dell’1,8%.
La riduzione dei crediti deteriorati è pari a circa 3,9 miliardi di euro da fine 2021 e a circa 54 miliardi dal picco di settembre 2015.
Lo stock di crediti deteriorati scende, dal dicembre 2021, del 25,5% al lordo delle rettifiche di valore e del 14,8% al netto.
Il CdA di Intesa Sanpaolo ha deliberato la distribuzione agli azionisti di 7,38 centesimi di euro per azione come acconto dividendi a valere sui risultati del 2022. Il 23 novembre saranno quindi pagati 1,4 miliardi complessivi, con stacco cedole il 21, per un rendimento del 3,7%. Complessivamente nei nove mesi Intesa ha maturato 2,3 miliardi di dividendi.
Il management del gruppo ha confermato l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025, rialzo a cui contribuisce l’aumento dei tassi di interesse (crescita di circa 2 miliardi di euro su base annua degli interessi netti assumendo il tasso Euribor a 1 mese in media d’anno pari al 2%).
Le aspettative di utile netto per il 2022 sono di oltre 4 miliardi di euro a seguito della riduzione dell’esposizione verso la Russia e della forte performance operativa del terzo trimestre.
Commentando i risultati dei primi nove mesi del 2022, l’a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha dichiarato: “Abbiamo realizzato i migliori nove mesi dal 2008. Visti i risultati ottenuti abbiamo deciso di alzare la guidance dell’utile per quest’anno a oltre 4 miliardi di euro. Ora possiamo essere considerati una banca a esposizione zero verso la Russia ma continueremo a lavorare per ridurre la limitata esposizione residua”.