Nei primi 9 mesi del 2021 Intesa Sanpaolo ha raggiunto l’utile netto minimo previsto per l’intero 2021. Via libera all’acconto sul dividendo 2021.
Ammonta a 4.006 milioni di euro l’utile netto dei primi nove mesi del 2021 di Intesa Sanpaolo. Raggiunti quindi i 4 miliardi di euro di utile netto minimo previsto per l’intero 2021.
Rispetto ai primi nove mesi 2020:
– risultato corrente lordo in crescita del 15,6%, quello della gestione operativa è in crescita del 9,8%;
– proventi operativi netti aumentati del 3,4% con commissioni nette salite dell’ 11,5%;
– costi operativi in contrazione del 2,3%.
Nei primi nove mesi 2021:
– elevata efficienza, con un cost/income al 50,1%, tra i migliori nell’ambito delle maggiori banche europee;
– costo del rischio annualizzato sceso a 44 centesimi di punto (34 centesimi di punto se si esclude lo stanziamento riguardante specifici portafogli per accelerare la riduzione dei crediti deteriorati), con rettifiche di valore nette su crediti prudenzialmente ancora basate sullo scenario macroeconomico di dicembre 2020 e che non tengono quindi conto del miglioramento dello scenario dei primi nove mesi 2021, rispetto ai 48 dell’intero anno 2020 escludendo l’impatto delle rettifiche per i futuri impatti di COVID-19 (pari a 49 centesimi di punto);
– miglioramento della qualità del credito:
– riduzione dei crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, di circa 47 miliardi dal picco di settembre 2015 e di circa 34 miliardi dal dicembre 2017 superando in anticipo, per circa 8 miliardi, l’obiettivo di riduzione pari a circa 26 miliardi previsto per l’intero quadriennio del Piano di Impresa 2018-2021;
– riduzione a settembre 2021 dello stock di crediti deteriorati che, rispetto a dicembre 2020, calano del 12,6% al lordo delle rettifiche di valore e del 14,9% al netto.
Il cda ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2021 di 0,721 euro per azione.