Si tratta dell’emissione benchmark che riapre il mercato Yankee per Intesa Sanpaolo dopo più di un anno di assenza.
Intesa Sanpaolo ha collocato ieri sul mercato americano un’emissione dual tranche con data valuta 22 novembre 2022 così dettagliata:
Senior Preferred a 3 anni bullet per un nominale di 750 milioni di dollari e a un livello pari a US Treasury + 285 bps, cedola a tasso fisso del 7,000%;
Senior Non Preferred inaugurale a 11 anni con possibilità di essere richiamato al 10° anno, per un nominale di 1,25 mld di dollari e a un livello pari a US Treasury + 440 bps, cedola a tasso fisso di 8,248%.
Si tratta dell’emissione benchmark che riapre il mercato Yankee per Intesa Sanpaolo dopo più di un anno di assenza. Oltre ad essere destinata al mercato statunitense e canadese, ha visto la partecipazione anche di investitori europei ed asiatici.
Alessandro Lolli, Responsabile Direzione Centrale Tesoreria e Finanza di Intesa Sanpaolo ha dichiarato: “Nonostante il mercato americano negli ultimi mesi sia stato di difficile accesso per emittenti europei, ieri abbiamo potuto sfruttare un’ottima finestra. Il collocamento ha performato con successo, dimostrando ancora una volta il forte apprezzamento per il nostro nome anche da parte degli investitori USA.”
La transazione ha raccolto da subito l’interesse del mercato superando i 2 miliardi di dollari di ordini per singola tranche già nella prima ora e mezza dall’apertura dei libri.
L’ammontare totale (più di 10 miliardi di dollari di ordini post allocazione) è stato il più grande mai realizzato per un’emissione Yankee dual tranche di Intesa Sanpaolo, ed ha visto la partecipazione di:
– più di 220 investitori per il Senior Preferred, così suddivisi: 70% Fund Managers, 16% Banche e Private Banks, 11% Assicurazioni e Fondi Pensione e 2% Istituzioni Ufficiali.
La distribuzione geografica evidenzia la maggioranza della partecipazione dagli Stati Uniti con il 62%, il 30% dall’Europa, il 6% dal Canada e il 2% dall’Asia;
– più di 250 investitori per il Senior Non Preferred, così suddivisi: 88% Fund Managers, 5% Assicurazioni e Fondi Pensione, 4% Banche e Private Banks e 2% Istituzioni Ufficiali.
La distribuzione geografica evidenzia la maggioranza della partecipazione dagli Stati Uniti con il 55%, il 37% dall’Europa, il 7% dal Canada e l’1% dall’Asia.
Le Banche che hanno partecipato all’emissione in qualità di Joint book runner sono state, oltre alla Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo, Bank of America, Barclays, HSBC, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Santander e Toronto Dominion.