L’industria automobilistica e la scommessa per il futuro

Aziende come Apple, Google, Tencent e Alibaba stanno effettuando sostanziali investimenti nel settore auto. L’industria automobilistica tradizionale non è rimasta con le mani in mano.

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Oltre a effettuare vari investimenti interni, gli operatori dell’industria automobilistica tradizionale stanno sottoscrivendo partnership e investimenti esterni a carattere tecnologico e provvedendo nel contempo a ristrutturare le attività non strategiche del settore.

Al Salone dell’Automobile di Francoforte, con particolare attenzione alla sezione “New Mobility World” (il mondo della nuova mobilità, o N​M​W), ha suscitato un deciso interesse l’innovazione tecnologica a vari livelli come per esempio la connettività, l’autonomia, la mobilità condivisa e i veicoli elettrici.

In occasione del lancio dell’evento, le grandi case automobilistiche tedesche hanno annunciato l’approvazione di piani aggiornati per l’introduzione di veicoli elettrici nell’ambito delle rispettive linee prodotti.

Si sono tuttavia viste battere sul tempo dal governo cinese, che ha annunciato, per bocca di alcuni alti funzionari, l’intenzione di mettere al bando la produzione e la vendita di veicoli alimentati da combustibili fossili, seguendo così l’esempio di Francia e Regno Unito.

Al N​M​W erano presenti in numero elevato partecipanti provenienti da Cina e altri paesi asiatici. La Cina è importante in quanto si tratta del primo mercato automobilistico in ordine di grandezza nonché di quello a crescita più rapida fra i mercati principali.

Si è già affermata come mercato più importante per i veicoli elettrici e il governo ha deciso di considerare la conquista di un ruolo guida nel settore Auto 2.0 come una priorità strategica.

Nuovi driver in lotta per la pole position
L’evoluzione sul fronte della mobilità sta obbligando le aziende a formulare e adattare sistemi hardware e software adeguati. Le soluzioni di guida autonoma richiedono lo sviluppo di apparecchiature di telerilevamento più avanzate. I veicoli saranno dotati di LIDAR, un sensore laser 3D che si affiancherà ai sistemi monodimensionali basati su radar e telecamere.

La connettività V2X (da veicolo a veicolo, di rete ecc.) consentirà ai veicoli di “visualizzare” eventuali problemi lungo il percorso in anticipo rispetto ai sistemi di visione hardware. Si renderà necessario un contenuto di semiconduttori di gran lunga superiore e sono in fase di sviluppo nuovi chip come quelli al carburo di silicio, in grado fra l’altro di accelerare la ricarica delle batterie.

Anche l’architettura elettronica delle auto, ormai antiquata, necessita di un aggiornamento.

I progressi tecnologici sono resi possibili da molti degli stessi driver impiegati nel settore della robotica e dell’intelligenza artificiale, in grado di garantire una maggiore entità e rapidità della potenza di calcolo, la possibilità di elaborare grandi (e crescenti) quantità di dati, connettività di massa (es. l’Internet delle cose) e significativi progressi sul fronte dell’apprendimento profondo (reti neurali).

È per questi motivi che grandi imprese tecnologiche come Intel, Samsung, IBM, Qualcomm, Infineon e Facebook hanno optato per una forte presenza a NBW, ed è ben noto che aziende come Apple, Google, Tencent e Alibaba stanno effettuando sostanziali investimenti nel settore auto.

D’altro canto, l’industria automobilistica tradizionale non è rimasta con le mani in mano. Oltre a effettuare vari investimenti interni, gli operatori di settore stanno sottoscrivendo un’ampia gamma di partnership e investimenti esterni a carattere tecnologico, provvedendo nel contempo a ristrutturare le attività non strategiche.

Considerati i rapidi cambiamenti in atto e la crescente collaborazione fra l’industria automobilistica e Silicon Valley, nonché l’elevato numero di nuovi operatori di mercato, rimane aperta la questione di quali aziende e settori possano trarre il vantaggio più consistente dalle future soluzioni di mobilità, nonché dell’entità dei profitti una volta concretizzati tutti i cambiamenti.

Si spera che il progresso tecnologico offra maggiori vantaggi alla società. Alla promessa di un calo dell’inquinamento atmosferico fanno da corollario le previsioni di un incremento sul fronte della sicurezza e della produttività economica.

Ogni anno gli incidenti stradali sono responsabili della morte di1,3 milioni di persone: nel 90% dei casi la responsabilità è ascrivibile a errore umano.

Altri 50 milioni di persone rimangono ferite o mutilate. Secondo le stime di McKinsey, ogni anno il 2-4% del PIL globale va perso a causa della cosiddetta mobilità “negativa”, esemplificata da fenomeni come congestione e problemi di salute.

In futuro, l’ecosistema della mobilità avrà una portata molto più ampia che in passato: sono decenni che l’industria automobilistica non si trova ad affrontare una gamma così ampia di sfide e opportunità.

Analogamente, anche per gli investitori coinvolti nelle catene di valore interessate si prospetta un clima di incertezza, controbilanciata però da ricompense potenzialmente sostanziali. Buon viaggio con il progresso della tecnica!

Commento a cura di ​Sreejith Banerji, ​gestore Thematic Investing Boutique – Vontobel AM

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