Dopo un avvio d’ottava all’insegna del ribasso l’FTSE Mib inverte la rotta e chiude la sessione in crescita dello 0,68% a 23407 punti. Attesa per i verbali della Fed.
Dopo l’affondo ribassista della prima parte della seduta in scia alla debolezza di Wall Street per il calo inaspettato dell’attività manifatturiera nel distretto di New York (Empire State Index*), l’FTSE Mib ha ripreso progressivamente quota ed ha archiviato la prima sessione settimanale a 23407 punti, in rialzo dello 0,68%.
I mercati attendono la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed, prevista nella serata di mercoledì 19 agosto, che dovrebbero fornire indicazioni su quando ci sarà il primo rialzo del costo del denaro negli Usa.
Piazza Affari. Acquisti sul comparto bancario con il Banco Popolare che ha chiuso gli scambi in progresso dell’1,46% a 15,98 euro, Intesa Sanpaolo ha guadagnato l’1,18% portandosi a 3,428 euro, UBI Banca ha messo a segno un +2,36% salendo a 7,345 euro, Banca Popolare Emilia Romagna ha chiuso gli scambi in crescita dell’1,31% a 8,13 euro. Più cauti gli acquisti su Unicredit che ha registrato un +0,64% a 6,23 euro.
In ripresa anche i titoli del settore lusso con Tod’S e S. Ferragamo in rialzo rispettivamente dell’1,68% a 90,40 euro e dell’1,08% a 27,89 euro.
Contrastati i titoli del comparto energetico in scia alla debolezza del prezzo del petrolio. Eni ha registrato un calo dello 0,06% a 15,54 euro, Saipem è arretrata dello 0,45% a 7,72 euro, Tenaris ha guadagnato lo 0,17% a 11,89 euro.
*L’Empire State Index, l’indicatore sull’attività manifatturiera, elaborato dalla Federal Reserve di New York, si è attestato a -14,9 punti, il livello più basso dal 2009, rispetto ai +3,8 punti di luglio. Le aspettative del mercato erano per un miglioramento a +4,75 punti.
L’indice misura le condizioni del settore manifatturiero nel distretto di New York. Un livello del dato superiore o inferiore allo zero indica che la maggior parte delle aziende riportano miglioramenti o peggioramenti delle condizioni.