Notizie positive sia per l’import che per l’export nostrano, cresciuti ad aprile 2016 rispettivamente del 4,7% e del 3,9%. In rialzo le vendite al dettaglio, +2,2% a/a.
Ad aprile 2016 sia l’export nostrano che l’import sono risultati in significativa espansione, con un incremento più marcato per le importazioni (+4,7%) che per le esportazioni (+3,9%). Il surplus commerciale (+3.603 milioni) è ampiamente superiore a quello dello stesso mese del 2015 (+2.414 milioni).
La crescita congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue è estesa a tutti i raggruppamenti principali di beni, a esclusione dell’energia (-6,0%). Le vendite di beni di consumo (+6,6%) e di prodotti intermedi (+5,6%) registrano una crescita sostenuta.
Dal lato dell’import, l’incremento congiunturale interessa tutti i comparti. Gli acquisti di beni strumentali (+18,9%) sono in rilevante espansione.
Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue è pressochè stazionaria (+0,1%); al netto della componente energetica (-35,2%), si registra una crescita contenuta (+1,6%) principalmente ascrivibile ai beni strumentali (+4,0%).
Nello stesso periodo, la flessione congiunturale dell’import (-3,3%) investe tutti i comparti, esclusi i beni strumentali (+3,6%). Il calo dell’energia (-10,5%) e dei prodotti intermedi (-5,1%) è marcato.
In flessione le vendite al dettaglio che a marzo 2016 registrano un -0,6% in valore e un -0,8% in volume. Le vendite di prodotti alimentari diminuiscono dell’1,2% sia in valore che in volume.
Nella media del trimestre gennaio-marzo 2016, l’indice in valore registra una variazione nulla, mentre l’indice in volume aumenta dello 0,1% rispetto al trimestre precedente.
Nel confronto annuale, marzo 2015, le vendite sono aumentate complessivamente sia in valore (+2,2%), sia in volume (+1,9%). L’incremento più sostenuto si rileva per i prodotti alimentari: +3,7% in valore e +4,2% in volume.
Per quanto riguarda gli altri prodotti, gli aumenti tendenziali più marcati in valore si rilevano per i gruppi altri prodotti (gioiellerie, orologerie) (+3,5%) e giochi giocattoli, sport e campeggio (+3,2%).
L’incremento tendenziale in valore è più sostenuto per la grande distribuzione (+2,9%) rispetto alle imprese che operano su piccole superfici (+1,6%).
Gli aumenti più consistenti in valore riguardano le imprese da 6 a 49 addetti (+2,8%) e quelle con almeno 50 addetti (+2,7%). E’ quanto comunicato dall’Istat.