Il piano industriale al 2023 di Hera si basa su crescita industriale, risk management ed economia circolare. Dividendo in crescita.
Alla luce dei positivi risultati del preconsuntivo 2019, con un andamento di crescita superiore alle attese del vecchio Piano, e delle operazioni di M&A realizzate, il Gruppo Hera ha approvato il nuovo Piano industriale al 2023, che riflette l’impegno per un ulteriore sviluppo industriale, sostenuto da investimenti, innovazione e attenzione alla sostenibilità.
Highlight economico-finanziari
Margine operativo lordo al 2023: 1.250 milioni di euro (+219 milioni rispetto al MOL 2018)
Investimenti industriali e finanziari complessivi: circa 2,9 miliardi di euro
Posizione finanziaria netta/MOL al 2023 a 2,8x
Dividendo previsto in ulteriore crescita fino a 12,0 centesimi per azione nel 2023 (+20% nel quinquennio).
Highlight industriali
Strategia basata su 3 direttrici: crescita industriale, risk management ed economia circolare
Sviluppo trainato dal bilanciato mix tra crescita organica e per linee esterne (M&A)
Obiettivo di 3,5 milioni di clienti energy al 2023, in forte crescita grazie alla recente partnership con Ascopiave, che ha consentito di centrare con oltre 2 anni di anticipo il target del precedente Piano industriale
Valore Condiviso a 530 milioni di euro al 2023.
Il nuovo Piano industriale prevede investimenti per circa 2,9 miliardi di euro, di cui circa 2 miliardi per il mantenimento della attuale base impiantistica e 900 milioni per il suo ulteriore potenziamento. Previsti in aumento gli investimenti per lo sviluppo organico degli impianti, a cui saranno destinati 540 milioni, 120 in più (+30%) rispetto alla precedente pianificazione.
A fronte degli investimenti stanziati, Hera prevede un MOL di 1.250 milioni di euro al 2023, in aumento di 219 milioni rispetto ai 1.031,1 milioni di fine 2018, con un incremento medio annuo di circa 44 milioni e superiore di 65 milioni rispetto al valore di uscita (al 2022) del Piano precedente.
L’evoluzione della marginalità prevista è il risultato del contributo di tutte le filiere (reti, ambiente, energia, ma anche telecomunicazioni e illuminazione pubblica), con una crescita equilibrata e sostenibile e il consueto bilanciamento tra sviluppo per linee interne ed esterne, tra attività regolate e a libero mercato.
Valore per gli azionisti e dividendi in crescita
Il dividendo di competenza del 2019, previsto a 10,0 centesimi per azione, aumenterà a 10,5 centesimi nel 2020, a 11,0 nel 2021 e a 11,5 nel 2022, fino a raggiungere i 12 centesimi per azione del 2023 (+20% rispetto all’ultimo dividendo pagato nel 2018). Il ritmo di crescita è superiore rispetto a quello previsto nel precedente Piano industriale, che presentava, invece, un aumento dei dividendi biennale.