Hera: piano industriale al 2019 all’insegna della crescita

Il piano industriale del gruppo Hera è stato strutturato all’insegna della crescita che traguarda al 2019 un margine operativo lordo di oltre €1 mld ed una produzione superiore ai €5,8 mld.

Hera piano industrialeIl CdA del gruppo Hera ha approvato il piano industriale al 2019 che riconferma le strategie che hanno finora guidato l’azienda, con un focus soprattutto su espansione ed efficienza, quale risposta allo scenario sfidante, senza tralasciare i cardini dell’innovazione e dell’eccellenza.

Dal punto di vista economico-finanziario, il piano proietta al 2019 un valore della produzione superiore ai 5,8 miliardi di euro rispetto ai 4,7 miliardi del 2014, un margine operativo lordo (MOL) di 1.030 milioni contro gli 868 milioni consuntivati nel 2014. Il rapporto tra posizione finanziaria netta e MOL, già oggi tra i migliori nel settore, è previsto in discesa a 2,9 volte (era 3,04x nel 2014), a conferma di una crescita sostenibile anche dal punto di vista della solidità finanziaria con l’aumento dei flussi di cassa.

Il piano industriale al 2019 ribadisce come uno degli elementi strategici alla base del modello di Hera la sostenibilità in tutte le sue dimensioni: ambientale, sociale ed economica. Agli obiettivi prettamente economici si affiancano target quali la riduzione degli impatti ambientali, l’attenzione all’efficienza energetica e il miglioramento continuo del servizio al cliente, con la consapevolezza dell’importante ruolo dell’azienda sul territorio.

Un contesto complesso a livello regolatorio, economico e competitivo
Il piano industriale al 2019 è stato elaborato avendo a riferimento uno scenario più complesso rispetto a quello del precedente documento strategico. Il maggiore elemento di discontinuità e di sfida per le utility è rappresentato dalla nuova regolazione sulla remunerazione del capitale nei servizi regolati, con impatti importanti sui ricavi degli operatori. Inoltre, sul fronte macroeconomico la ripresa dell’economia italiana appare ancora debole, mentre aumenta la pressione competitiva in tutti i business compresi quelli regolati; infatti in arco Piano saranno affidati a mezzo di gare sia i servizi della distribuzione del gas che quelli dell’igiene urbana. Infine, è attesa anche un’evoluzione normativa, più volte caldeggiata dalle istituzioni nazionali, che insieme alla pressione competitiva delle gare conduca a un progressivo consolidamento tra gli operatori attivi nei Servizi Pubblici Locali, così da incrementare l’efficienza complessiva dei settori.

Oltre 1 miliardo di MOL al 2019: focus su efficientamento, sinergie e crescita esterna
Due le leve fondamentali del piano industriale per raggiungere nel 2019 l’obiettivo di 1.030 milioni di MOL, con un aumento di 162 milioni di euro rispetto al 2014: crescita interna e M&A.

Per quanto riguarda la crescita organica, in particolare, da un lato saranno messe in campo iniziative mirate all’efficientamento e al contenimento dei costi interni ed esterni per 72 milioni, facendo leva anche su partnership con i fornitori del Gruppo. Dall’altro lato si prevede di estrarre sinergie per ulteriori 21 milioni dalle operazioni di integrazione già concluse (AcegasAps, Isontina Reti Gas, Est Reti Elettriche e Amga Udine), che vanno a sommarsi ai 15 milioni già raggiunti al 2014. Ciò consentirà di migliorare ulteriormente l’elevata redditività per dipendente, prevista in crescita nel prossimo quinquennio di circa il 6% rispetto ai valori del 2014.

Grazie a questi risultati Hera sarà in grado di assorbire e più che compensare gli impatti previsti di effetti normativi e regolatori, tra cui i minori incentivi per circa 30 milioni e l’effetto negativo – stimabile in circa 25 milioni – della nuova remunerazione del capitale nei servizi regolati (WACC) recentemente rivista dall’Autorità di regolazione.

Per quanto riguarda la crescita per linee esterne, il piano industriale prevede il perfezionamento di quattro operazioni di consolidamento di medie dimensioni, per un contributo di oltre 110 milioni alla crescita del MOL al 2019.

La crescita esterna riceverà un ulteriore contributo, stimato in circa 14 milioni, dalla riconferma del gruppo quale gestore del servizio di distribuzione del gas nei propri territori di riferimento, potendo così trarre i benefici dall’applicazione alle nuove reti dei propri standard di efficienza e qualità del servizio.

Investimenti per oltre 2 miliardi di euro
Nel periodo 2015-2019 gli investimenti complessivi ammonteranno a circa 2.200 milioni di euro, con una marcata prevalenza (72%) della filiera reti, che include anche gli oltre 300 milioni destinati alle gare gas. Sarà ancora una volta garantita un’equa distribuzione degli investimenti tra le aree geografiche servite, in funzione delle loro dimensioni assolute e delle specifiche esigenze di ammodernamento e potenziamento. Con l’esclusione delle gare gas, il Gruppo proietta un sostanziale equilibrio tra investimenti e ammortamenti, con la prospettiva del mantenimento della sostenibilità economico-finanziaria già raggiunta negli ultimi anni.

Reti: la sfida delle gare gas e il perseguimento dell’efficienza
Circa il 40% della crescita al 2019 sarà determinato dai risultati dell’area reti: il MOL di filiera, che include il servizio idrico integrato e i servizi di distribuzione gas ed energia elettrica, al 2019 è previsto in aumento a 483 milioni rispetto ai 416 milioni del 2014. Previsti investimenti complessivi nelle infrastrutture per 1.610 milioni, comprensivi dell’impatto delle gare per la distribuzione del gas.

L’obiettivo di confermare la gestione del servizio in tutti gli ambiti attualmente presidiati verrà perseguito facendo leva sulla presenza molto compatta nei territori serviti, sulla profonda conoscenza ed esperienza maturata negli anni, sugli elevati livelli di efficienza raggiunti e sulla rilevante capacità di investimento del gruppo. La conferma delle attuali concessioni si tradurrà in una variazione di perimetro stimabile in circa 260.000 punti di riconsegna aggiuntivi da servire.

Grazie alle gare gas si stima che il valore delle reti di distribuzione gestite da Hera (RAB) passerà da circa 3 miliardi al 2014 a 3,5 miliardi al 2019.

Ambiente: una crescita sempre più orientata al recupero di materia ed energia
Il MOL di filiera è previsto in crescita dai 242 milioni del 2014 ai 302 del 2019, mentre gli investimenti complessivi di periodo ammonteranno a circa 460 milioni e saranno destinati a sostenere lo sviluppo della piattaforma impiantistica già in essere per far fronte al previsto aumento dei volumi da mercato, con trattamenti sempre più orientati al riciclaggio e alla sempre maggiore sostenibilità ambientale. In questo quadro rientrano anche gli obiettivi di portare la raccolta differenziata al 65% al 2019 (dal 54% al 2014) e diminuire al di sotto del 10% l’utilizzo delle discariche per i rifiuti solidi urbani, in linea con le Direttive UE di landfill diversion e ben al di sotto della media nazionale.

Grande attenzione sarà dedicata, infine, allo sviluppo delle attività commerciali, con l’obiettivo di incrementare i volumi di rifiuti trattati mediante una maggiore penetrazione nel mercato dei clienti industriali. Tale strategia è perseguibile grazie anche alle recenti acquisizioni di Geo Nova e Waste Recycling, che costituiscono solidi presidi nei mercati toscano e del triveneto.

Energia: sviluppo della base clienti ed efficienza per vincere la sfida competitiva
In un contesto previsto in leggero recupero sul lato domanda di gas ed energia elettrica, il MOL di filiera al 2019 si attesterà a 214 milioni, in crescita rispetto ai 188 milioni del 2014, mentre gli investimenti complessivi di periodo ammonteranno a circa 80 milioni. La difesa della base clienti attuale, la crescita in nuovi territori e il contenimento dei costi si confermano come cardini della strategia del gruppo.

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