Fattura elettronica 1.6: che cos’è e cosa cambia

L’obiettivo è organizzare i dati presenti nella fattura elettronica ed ottenere tutte le informazioni necessarie per strutturare la dichiarazione IVA precompilata.

Il 2019 è stato un anno molto positivo per la fatturazione elettronica che, dal 1° gennaio 2019, è stata usufruita da 3 milioni di partite Iva. Tuttavia, i tecnici delle software house hanno evidenziato delle carenze importanti del formato XML della fattura elettronica.

L’Agenzia delle Entrate ha realizzato diverse modifiche ai tracciati della fatturazione elettronica, integrate nel provvedimento 99922 del 28 febbraio 2020 e suggerite dai componenti del forum fattura elettronica nazionale, dopo l’incontro tenutosi il 22 gennaio 2020 e volto a trovare soluzioni per il miglioramento del tracciato XML.

Tra le novità introdotte dall’AdE, troviamo un aggiornamento della fattura elettronica in relazione ai campi già esistenti, con l’introduzione di nuovi codici IVA. Inoltre, è previsto un periodo transitorio nel quale il Sistema Di Interscambio (SDI) accetterà anche i formati predisposti con le versioni precedenti (1.5) relativi a fattura elettronica e note di variazione fino al 30 settembre 2020.

Attraverso questo nuovo provvedimento è stato ampliato ulteriormente il periodo transitorio per aderire al nuovo servizio di “Consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche o dei loro duplicati informatici” con scadenza al 4 maggio 2020.

A partire dal 4 maggio 2020, tutti i software di fatturazione elettronica dovranno integrare le nuove disposizioni per regolamentare il tracciato XML.

Fattura elettronica 1.6 cosa cambia

L’obiettivo perseguito con il nuovo provvedimento è quello di organizzare una complessa articolazione dei dati presenti nella fattura elettronica ed ottenere tutte le informazioni necessarie per strutturare la dichiarazione IVA precompilata.

Le modifiche messe in atto dall’Agenzia delle Entrate attraverso l’evoluzione del tracciato della fattura elettronica con l’inserimento di nuovi campi per i codici, mirano a semplificare la predisposizione dei dichiarativi e l’esecuzione degli adempimenti contabili.

Le modifiche ai tracciati della fattura elettronica riguardano nello specifico i seguenti campi:

Campo TDXX – “TipoDocumento”, sono stati aggiunti altri codici

TD16 Integrazione fattura per reverse charge interno;

TD17 Integrazione autofattura per acquisto servizi dall’estero;

TD18 Integrazione per acquisto di beni intracomunitari;

TD19 Integrazione autofattura per acquisto di beni dall’estero;

TD20 Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture;

TD22 Estrazione beni da Deposito IVA;

TD23 Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA;

TD26 Cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni;

TD27 Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa.

Campo NX – “Natura”

– per le operazioni non soggette ad IVA sono stati aggiunti due codici N2.1 ed N2.2;

– per le operazioni non imponibili sono stati aggiunti i codici da N3.1 ad N3.6.

Campo “Tipo Ritenuta”, sono stati previsti nuovi codici relativi al contributo INPS, ENASARCO, contributo ENPAM ed altro contributo previdenziale.

Caratteristiche di un buon software per la fattura elettronica

Un buon software fattura elettronica deve essere completo e avere le seguenti funzionalità di base:

Emissione ed invio della fattura elettronica al SdI (Sistema di Interscambio);

-Ricezione dell’e-fattura;

Conservazione delle fatture elettroniche in totale sicurezza fino a 10 anni;

-Funzionalità di un gestionale completo;

-Servizi multiutenza;

-Personalizzazione;

Reportistica;

-Aggiornamenti costanti che rendono il software conforme alle regolamentazioni dell’AdE;

– Servizio clienti efficiente.

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