Entrate tributarie gennaio-giugno 2015 -0,2%, sale il gettito IVA

Entrate tributarie erariali in calo dello 0,20% nel periodo gennaio-giugno 2015. In aumento le entrate dell’IVA che crescono di 747 milioni di euro (+1,5%).

Nei primi sei mesi del 2015 le entrate tributarie erariali ammontano a 194.364 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-335 milioni di euro, pari a -0,2%). Ai fini del confronto omogeneo tra il risultato registrato nel primo semestre del 2015 rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, è necessario tener conto del venir meno del gettito dell’imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia, il cui versamento ammontava a 1.692 milioni di euro ed era previsto per il solo anno 2014. Al netto di questa entrata straordinaria del 2014, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale del +0,7% (+1.357 milioni di euro).

IMPOSTE DIRETTE

Registrano un gettito complessivamente pari a 106.075 milioni di euro, in aumento dello 0,6% (+1.505 milioni di euro) rispetto agli stessi mesi del 2014.

L’introito dell’IRPEF cresce dello 0,7% (+577 milioni di euro) principalmente per effetto delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+3,8%) e di quelle dei lavoratori autonomi (+1,2%). In calo, invece, le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (–2,3%). Tale variazione negativa è tuttavia attribuibile al meccanismo di regolazione contabile del bonus degli 80 euro fino ad oggi corrisposto (1.000 milioni di euro), che per il settore pubblico avviene l’anno successivo a quello di attribuzione. Si registra infine un calo dei versamenti in autoliquidazione di 290 milioni; il risultato riflette gli effetti di alcuni provvedimenti previsti dalla legge di stabilità 2014 quali la rimodulazione delle detrazioni per i redditi di lavoro dipendente e la modifica delle aliquote di detrazione per interventi di efficienza energetica e ristrutturazione edilizia (rispettivamente 65% e 50% per le spese sostenute nel 2014). Inoltre si registra una diminuzione del 16 per cento dei contribuenti che hanno versato entro la scadenza di giugno ed un aumento del 5 per cento del versamento medio per contribuente rispetto ai dati dell’anno precedente.

L’IRES presenta un gettito di 9.225 milioni di euro (-596 milioni, pari al -6,1%). Questo risultato è determinato principalmente dal venir meno dei maggiori versamenti a saldo effettuati lo scorso anno a titolo di addizionale IRES (+8,5 punti percentuali per i soggetti che esercitano attività assicurativa, enti creditizi e finanziari – DL 133/2013). Il tributo era stato istituito per il solo anno d’imposta in corso al 31 dicembre 2013 ed era affluito all’erario nel mese di giugno 2014 con la scadenza a saldo dell’IRES. L’incremento registrato sull’acconto (+1,2%) è indicativo di un miglioramento tendenziale dell’attività economica.

Tra le altre imposte dirette, aumenta dell’81,3% (+719 milioni di euro) il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze e del 92,8% (+532 milioni di euro) quello dell’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione. Il gettito di entrambe le imposte è sostenuto dagli incrementi delle aliquote di tassazione dei redditi di natura finanziaria, rispettivamente dal 20 al 26 per cento e dall’11,5 al 20 per cento, adottati per finanziare le misure di riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. L’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha registrato una crescita di 1.077 milioni di euro (+26,8%) dovuta alla variazione di aliquota, dal 12,5 al 20 per cento prevista dal D. Lgs. n.44/2014, sulla tassazione dei proventi derivanti dalla partecipazione ad OICVM (Organismo di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari) di diritto estero. L’imposta sulle riserve matematiche del ramo vita assicurazioni presenta una crescita di 217 milioni di euro (+10,3%) per effetto dell’incremento nella raccolta premi nel 2014.

IMPOSTE INDIRETTE

Il gettito ammonta a 88.289 milioni di euro con una diminuzione dell’1,0% (–917 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2014.

Si confermano in aumento le entrate dell’IVA che crescono di 747 milioni di euro (+1,5%) per effetto dell’andamento complessivamente positivo della componente relativa agli scambi interni e dei versamenti dovuti in base all’applicazione del meccanismo dello “Split Payment” (+1,8%, pari a +744 milioni), mentre risulta stabile il gettito registrato dalle importazioni dai Paesi extra-UE (+3 milioni di euro).
Le entrate dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) segnano un decremento di 368 milioni di euro (–3,2%). In flessione anche il gettito dell’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) che ha generato entrate per 1.234 milioni di euro (–981 milioni di euro, pari a –44,3%). Il meccanismo di versamento dell’imposta prevede rate di acconto mensili calcolate in base ai consumi dell’anno precedente e un saldo che viene versato l’anno successivo a quello di riferimento, entro fine marzo, in base ai consumi effettivi. Per effetto di tale meccanismo, la flessione del gettito registrata è stata determinata dalla variazione negativa del conguaglio versato a marzo 2015 sulla base dei consumi effettivi di tutto l’anno 2014, risultati inferiori a quelli del 2013.

ENTRATE DA GIOCHI

Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una crescita del 4,7% (+270 milioni di euro).

ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO

Il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo risulta in aumento del 2,1% (+84 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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