L’ad di Eni Claudio Descalzi si è detto soddisfatto dei risultati del terzo trimestre 2018 e ha confermato la copertura dei dividendi.
La solida performance dell’Exploration & Production, per effetto del rafforzamento dello scenario petrolifero, consente al gruppo Eni di chiudere il terzo trimestre 2018 e i primi nove mesi dell’anno con risultati in forte crescita e oltre le aspettative del mercato.
Nel terzo trimestre l’utile netto è salito a 1,53 miliardi dai 344 del terzo trimestre 2017 con l’utile netto adjusted a 1,388 mld. Nel periodo gennaio-settembre 2018 l’utile netto si è attestato a 3,73 miliardi (+181%), quello adjusted è praticamente raddoppiato a 3,13 miliardi.
L’utile operativo adjusted è più che triplicato nel terzo trimestre a 3,3 miliardi rispetto all’analogo periodo del 2017 mentre e nei 9 mesi dell’anno è più che raddoppiato salendo a 8,25 miliardi.
“Sono particolarmente soddisfatto dei risultati del trimestre che ci hanno consentito di produrre una generazione di cassa eccellente.
Gli incassi netti operativi sono stati pari a 4,1 miliardi, il doppio rispetto al terzo trimestre 2017 e, ancora piu’ importante, il 35% in più rispetto al secondo trimestre 2018 che aveva registrato un prezzo medio Brent simile all’attuale” ha dichiarato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
“Grazie a questa performance raggiungiamo un debito netto di 9 miliardi, in riduzione di circa 900 milioni rispetto a fine giugno pur avendo già corrisposto tutti i dividendi di competenza di quest’anno.
Possiamo confermare per il 2018 una neutralità di cassa di Gruppo, compresa la copertura dei dividendi, a 55 dollari al barile, oltre 20 dollari più bassa rispetto alle quotazioni Brent attuali, a testimonianza della disciplina finanziaria che siamo determinati a mantenere nel tempo” ha concluso Descalzi.