Eni: highlight terzo trimestre e outlook 2015

Highlight 2015: cessione quota Saipem, nuovi successi esplorativi, crescita produttiva, piano di riduzione costi hanno caratterizzato i primi nove mesi del 2015 del gruppo Eni.

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Il CdA del Gruppo Eni ha approvato i risultati consolidati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2015. Highlight III trimestre e outlook 2015:

Cessione quota Saipem: raggiunti gli accordi per la vendita del 12,5% a FSI; al closing, previsto nel primo trimestre 2016, deconsolidamento di Saipem e rimborso finanziamenti netti Eni per €6,1 miliardi. Leverage pro-forma al 30 settembre in riduzione di 8 punti percentuali.

Nuovi successi esplorativi: scoperte risorse per oltre 1,2 miliardi di boe, con costo unitario di 0,6 $/boe rispetto al target di 500 milioni di boe a oltre 2 $/boe atteso nel 2015. Scoperta giant di Zohr nel Mediterraneo.

Robusta crescita produttiva: +8,1% nel trimestre a 1,703 mln boe/g (+8,7% nei nove mesi). Escluso l’effetto prezzo nei PSA +4,3% (+4,9% nei nove mesi). Rivista al rialzo la previsione di crescita annua a circa il 9% (da oltre il 7%).

Solida performance R&M e Chimica: grazie al piano di ristrutturazione e di un favorevole contesto di mercato, migliore EBIT2 adjusted dal terzo trimestre 2006.

FCF3 positivo già nel 2015, in anticipo di due anni rispetto ai piani aziendali.

G&P in miglioramento: guidance migliorata con EBIT adjusted sostanzialmente a break-even nel 2015, nonostante il posticipo della conclusione degli arbitrati in corso.

Ulteriore riduzione costi: incrementata al 17% dal 14% la riduzione dei capex4; costo operativo per barile in calo del 12% a 7,3 $/barile (vs. precedente guidance di -7%).

Autofinanziamento capex: esclusa Saipem, copertura organica degli investimenti dell’anno con il Brent a 55 $/barile.

Nuovi ingressi: upstream del Messico con l’operatorship di tre giacimenti offshore.

Risultati gennaio-settembre 2015

Cash flow operativo (Flusso di cassa netto da attività operativa): €1,71 miliardi nel trimestre (€7,39 miliardi nei nove mesi);
Utile operativo adjusted esclusa Saipem: €0,6 miliardi nel trimestre (-79%); €3,51 miliardi nei nove mesi (-60%);
Utile netto adjusted esclusa Saipem: -€0,29 miliardi nel trimestre; €0,76 miliardi nei nove mesi (-76%)
Perdita netta: -€0,95 miliardi nel trimestre; -€0,36 miliardi nei nove mesi;
Indebitamento finanziario netto a €18,41 miliardi a fine settembre; leverage a 0,30 (0,22 al 31 dicembre 2014).

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato del gruppo Eni, ha commentato: “La cessione di una quota della nostra partecipazione in Saipem ed il deconsolidamento della società è un importante passo nell’implementazione della strategia di trasformazione di Eni. Il nostro obiettivo è aumentare la flessibilità finanziaria per liberare risorse da investire nel core business.

Allo stesso tempo manteniamo una partecipazione significativa e supporteremo Saipem anche con la partecipazione all’aumento di capitale nel processo di rafforzamento finanziario e operativo. In questo trimestre, pur in un contesto debole di prezzi del petrolio Eni continua a registrare risultati importanti sia in termini di crescita upstream che di ristrutturazione dei business mid-dowsntream.

Nell’E&P la produzione è ancora in forte crescita e per la seconda volta nell’anno rivediamo al rialzo le nostre previsioni, pressoché raddoppiando l’obiettivo originario. Nei nove mesi, inoltre, abbiamo scoperto 1,2 miliardi di barili di nuove risorse, oltre il doppio rispetto all’obiettivo di piano, pur riducendo i nostri costi esplorativi.

La ristrutturazionee gli interventi di efficientamento che abbiamo condotto in ambito R&M e Chimica, uniti a uno scenario favorevole, hanno portato questi business a conseguire un’eccellente performance e una generazione di cassa positiva nel corso del 2015.

Anche per G&P la guidance è migliorata. Tutte queste azioni, unite a un ulteriore intervento di ottimizzazione degli investimenti nel corso dell’anno e al miglioramento della nostra struttura dei costi operativi, ci consentiranno di ottenere, escludendo Saipem, la copertura organica degli investimenti già nel 2015, con uno scenario di 55$ al barile.”

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